Lettera di Bonolis a Burgnich: «Tarcisio, se vedi papà digli che la nostra Inter ha vinto un'altra volta»
In quel 1968 per la finale Italia-Jugoslavia, per l'unico successo azzurro in Europa tu eri in campo e io sugli spalti.
27 Maggio 2021. di Paolo Bonolis. (Lettura 2 minuti). . . . Fai buon viaggio Tarcisio.
Le prime partite che ho visto da bambino insieme a mio padre, parlavano di te.
Curiosa la tua carriera incentrata all'impedire il gol degli avversari, ma celebrata e ricordata dai più per l'unico da te realizzato. (Il Messaggero)
Se ne è parlato anche su altri giornali
STRISCIONE DELLA NORD CONTRO LA PROPRIETA' Così il presidente federale Gabriele Gravina ha voluto salutare Tarcisio Burgnich, "Roccia" della Grande Inter scomparsa nelle scorse ore. (Fcinternews.it)
In fondo, forse questa è stata la grande, invisibile, rivoluzione al ruolo di difensore di Tarcisio Burgnich: evidenziare la differenza tra durezza e violenza, fare del marcare l’avversario un’arte, che come tutte necessitava di studio e applicazione In questa tempesta, in mezzo a questa gioventù che rivendicava la propria dimensione in un paese contraddittorio, diviso, lui Tarcisio Burgnich da Ruda, friulano doc, parve sovente essere sostanzialmente in antitesi ai tempi. (Esquire Italia)
Non amava i palcoscenici, aveva una comunicazione normale, un grande campione dentro e fuori il campo». Per leggere la notizia completa, acquista il “Corriere dello Sport” in edicola, visita il sito web oppure abbonati all’edizione cartacea/digitale (Inter-News)
Per la morte di Tarciso Burgnich hanno espresso il proprio cordoglio un numero incredibile di tifosi, personalità dello sport e le società di calcio che sono state legate a lui, come il Napoli e l’Inter Dopo due stagioni, nelle quali ha collezionato soltanto 8 presenze, viene notato dalla Juventus che lo porta a Torino nel 1960. (Bigodino.it)
«Ciao Mister, grazie per quel magico esordio a Bologna, te ne sarò sempre grato!», ha scritto il commissario tecnico su Instagram Burgnich è stato l’allenatore del Mancio ai tempi del Bologna. (Samp News 24)
Italia raggiunta in extremis dai tedeschi, grazie ad una rete di Schnellinger, milanista che non varcava mai la metà campo Burgnich, uno dei più grandi difensori del Novecento, conquistò l’immortalità nella memoria collettiva. (Quotidiano.net)