"In Italia la giustizia non funziona Ammazzi una persona e te la cavi..."
"La sentenza mi ha lasciato amareggiato e senza parole. È chiaro che Cristina non ce la riporterà indietro nessuno ma non è una pena che le rende giustizia. Come può valere così poco una vita umana?". È il commento di Franco Carpentieri, il marito di Cristina Conforti, la 53enne investita sulle strisce pedonali da un autista del bus Atm intento a messaggiare in una chat a luci rosse. "L’imputato se la cava con poco e niente – accusa Carpentieri, che ha voluto essere presente ieri nella stanza del giudice che ha avallato il patteggiamento concordato tra pubblica accusa e difesa –. (IL GIORNO)
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È chiaro che Cristina non ce la riporterà indietro nessuno, ma non è una pena che le rende giustizia. «La sentenza mi ha lasciato amareggiato e senza parole. (IL GIORNO)
Come può valere così poco una vita umana?". È chiaro che Cristina non ce la riporterà indietro nessuno ma non è una pena che le rende giustizia. (MilanoToday.it)
Ora un autista Atm, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico nel capoluogo meneghino, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa. Nei confronti del 49enne brianzolo il giudice ha anche stabilito la sospensione della patente per due anni. (il Fatto Nisseno)
Di Stefania Totaro Ha patteggiato un anno e mezzo di reclusione con la pena sospesa e la non menzione della condanna, ma con la sospensione per due anni della patente di guida. (IL GIORNO)
I familiari della donna: "Ammazzi una persona e hai quasi la certezza di cavartela con poco" La vittima, Cristina Conforti, stava attraversando sulle strisce. (Il Fatto Quotidiano)
Investe una donna mentre guida l’autobus e la uccide. Dalle perizio si scopre poi che l’autista Atm, la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico a Milano, poco prima dell’impatto era su una chat a luci rosse. (Tiscali Notizie)