Bergamo, approvata la mozione consiliare a sostegno dell'approvazione del ddl Zan

Ieri sera il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato, con maggioranza schiacciante, la mozione a sostegno dell’approvazione della «proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale ed identità di genere», il cui testo unificato è stato depositato, il 30 giugno, in Commissione Giustizia della Camera dal relatore Alessandro Zan.

Presentata il 10 luglio da Romina Russo (Pd), Roberto Cremaschi (Ambiente, Partecipazione e Futuro) e Simone Paganoni (Patto per Bergamo), la mozione – alla cui stesura ha collaborato l’avvocato Stefano Chinotti, socio di Rete Lenford – invitava, dopo un’ampia premessa, «il sindaco e la giunta a predisporre una campagna comunicativa e socio culturale per contrastare i fenomeni del sessismo, dell’omofobia e della transfobia; ad adottare tutte le iniziative, anche mediante il coordinamento con le associazioni e gli organismi di settore, destinate a sensibilizzate l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna di atteggiamenti sessisti, omofobici e transfobici». (GayNews)

La notizia riportata su altri giornali

C’è una spirale di violenza da fermare, le persone non possono essere aggredite o discriminate per ciò che sono e per chi amano. Il testo punisce ogni forma di istigazione al compimento di atti discriminatori e violenti per motivi legati a sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. (TRC Giornale)

Critiche a Forza Italia. Com’era intuibile il gesto di «apertura» di Forza Italia non è passato inosservato, e la galassia degli oppositori al Ddl Zan ha subito reagito prendendo di mira il partito di Silvio Berlusconi. (Open)

Nonostante ciò sono scese in piazza molte persone soprattutto famiglie, padri e madri con passeggini. Fonte: Generazione famiglia - La Manif Pistoia (gonews)

Il confronto in Commissione si annuncia acceso anche se i tempi molto serrati imposti dalla calendarizzazione in aula a Montecitorio non promettono di consentire mediazioni significative. Carolina Varchi e Ciro Maschio, che in Commissione Giustizia rappresentano FdI, ribadiscono che il testo unificato è «un bavaglio alla libertà d’espressione e di opinione che apre la strada a pericolose derive liberticide». (Avvenire)

Nonostante tutto, però, il ddl Zan è finalmente arrivato a un momento importante del proprio iter. Il testo ha visto la luce, ora dovrà attendere ancora qualche settimana per essere approvato almeno da un ramo del Parlamento. (Gay.it)

Leggi anche -> Platinette attacca il vittimismo LGBT: il Ddl Zan contro l’omofobia è un’idiozia. La protesta rumorosa degli attivisti Lgbt. Contestualmente ieri sono scesi in piazza anche i movimenti a tutela dei diritti lgbt per supportare il ddl Zan e per attaccare coloro i quali lo ritengono ingiusto. (La Luce di Maria)