Dagli uccelli ai bovini (e poi?) H5N1, il virus campione del salto di specie

Ormai sarete ben consapevoli del significato del termine "pandemia", visto che ne abbiamo vissuta una sulla nostra pelle. Una pandemia sembra il massimo della devastazione biologica perché aggredisce "pán" (tutti) e "demos" (il popolo). Ma c'è una forma di malattia infettiva che è ancora più devastante e pericolosa della pandemia. La panzoozia. Il termine è abbastanza comprensibile dal punto di vista della sua etimologia: ovvero è una infezione che colpisce tutti gli animali, compreso l'uomo che, pur essendosi autobattezzato Homo sapiens, rimane pur sempre un animale. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Influenza aviaria, in California scoppia l'allarme: altri cinque persone potrebbero essere state contagiate Se fossero confermati, la conta di persone infettate dal virus dell'aviaria nello Stato salirebbe a 11. (ilmessaggero.it)

Per l'infettivologo anche il nostro paese è a rischio: "È solo questione di tempo" ROMA – “Negli Usa l’influenza aviaria non si ferma più: negli ultimi 7 mesi, sono stati 20 i casi negli esseri umani e oltre 300 le mandrie di bovini che sono state contagiate”. (Dire)

“È molto probabile, come già avvenuto l’anno scorso, che anche quest’anno l’influenza tenda ad anticipare”. Anche perché esiste la possibilità che quest’anno trovi spazio e persone da infettare l’influenza australiana, ovvero il ceppo H3N2. (Il Fatto Quotidiano)

La corsa a un vaccino a mRna contro l'influenza aviaria

Sebbene il rischio per ⁣la salute umana sia attualmente basso, è fondamentale mantenere una sorveglianza costante per monitorare eventuali mutazioni del virus ​che potrebbero‌ aumentare la sua pericolosità. (Tempo Italia)

"L'influenza aviaria non si ferma più negli Usa: negli ultimi 7 mesi, sono stati 20 i casi in esseri umani e oltre 300 le mandrie di bovini contagiate. (Adnkronos)

Alla fine di settembre sono arrivate notizie preoccupanti dal Missouri. Sei operatori sanitari dello stato americano hanno sviluppato lievi sintomi respiratori dopo aver assistito il primo paziente che ha contratto l'influenza aviaria senza contatti con animali infetti, alimentando il timore che il contagio potesse avvenire anche da una persona all’altra. (WIRED Italia)