Giulia Cecchettin, lo zio: «Abbiamo fame di giustizia, spero nell’ergastolo e che sia vero»

Andrea Camerotto, zio materno di Giulia Cecchettin, è stanco e provato da una lunga giornata trascorsa in tribunale. Un momento atteso da mesi, scandito da accorate richieste di giustizia e dal tenero ricordo della nipote. Omicidio Giulia Cecchettin, papà Gino: «Pensarti è tenerti per mano anche da lontano - scrive sui social condividendo una foto in cui abbraccia Giulia -. Pensarti è dolore e sollievo, è il desiderio di ogni giorno di venire a salutarti. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

"Non sono cattivo. Il processo a carico di Turetta è appena iniziato e si concluderà all'inizio di dicembre con la sentenza. (Adnkronos)

Poco dopo essere stato arrestato dalla polizia tedesca, Filippo Turetta decise di scrivere di sua mano, in corsivo e a penna nera, una lettera ai genitori dal carcere di Halle, in attesa dell'estradizione. (Sky Tg24 )

"Capirei e accetterei se voi voleste dimenticarmi e rinnegarmi come figlio, vi ho già causato troppo dolore e sarebbe probabilmente la scelta migliore. Sono le parole che Filippo Turetta reo confesso dell'omicidio di Giulia Cecchettin, ha scritto in una lettera ai genitori - allegata agli atti del processo - pubblicata oggi dal sito del Corriere della Sera. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Filippo Turetta e quella furia folle cresciuta senza far rumore

"Capirei e accetterei se d'ora in poi volete dimenticarmi e rinnegarmi come figlio e probabilmente sarebbe la scelta migliore per la vostra vita. (Zoom24.it)

“Capirei e accetterei se d’ora in poi voi vogliate dimenticarmi e rinnegarmi come figlio, vi ho già causato troppo dolore e sarebbe probabilmente la scelta migliore per il proseguo della vostra vita. Lo scrive Filippo Turetta in una lettera inviata ai genitori pochi giorni dopo l’arresto in Germania del 19 novembre scorso, quando il 22enne si trovava nel carcere di Halle. (Casteddu Online)

Leggere a distanza di mesi la lettera che Filippo Turetta ha scritto ai suoi genitori poco dopo l’arresto in Germania (novembre 2023) risponde in modo disarmante alla domanda che tutti avremmo voluto porgli: “Come hai potuto?”. (Famiglia Cristiana)