"Chiunque vinca, lavori per unire di più un Paese molto diviso"

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"Chiunque sarà il nuovo presidente, dovrà lavorare per unire di più il Paese". L’americano Brett Morgan, tecnico delle Aquile di football americano, da ottobre si trova a Ferrara per preparare al meglio la squadra al ritorno nella massima serie. Morgan, 41 anni, proviene da Jacksonville, in Florida, e anche lui come tanti americani all’estero voterà per ‘corrispondenza’. A lui abbiamo chiesto come le vivrà queste elezioni. (il Resto del Carlino)

La notizia riportata su altre testate

Non foss'altro per l'accanimento politico e antropologico che hanno messo nel combattere Trump e i trumpiani e per quel sovrappiù di spocchia e di cipiglio con il quale hanno squadrato con ostentato disgusto chiunque non facesse parte di quel bel mondo che, a conti fatti, è risultato un circolino. (il Giornale)

Dicono “è la democrazia, bellezza”, ma per loro, noi di sinistra siamo solo degli elitari e snob. (Il Fatto Quotidiano)

Ogni quattro anni coincide con una nostra elezione presidenziale. Sono apparse in bella evidenza durante un evento festivo e gioioso che ieri ha invaso la mia città: la maratona di New York. (Corriere della Sera)

«Noi americani abbiamo fallito rieleggendo un istigatore d'odio come Trump»

Maximilian Law ha radici ferraresi ma da vent’anni vive negli States. Perché l’America è sempre l’America". (il Resto del Carlino)

E al piagnisteo si è inserita di gran carriera anche Ilaria Salis. Questo è in breve il resoconto del day after, ovvero delle reazioni del mondo progressista dopo la vittoria del tycoon negli Stati Uniti. (Liberoquotidiano.it)

Intercettando la rabbia non solo della popolazione senza istruzione, alla base del suo elettorato, ma anche il ceto medio bianco, che ha paura di diventare in pochi anni la minoranza sociale del Paese, cosa che inevitabilmente avverrà nel giro di pochi anni. (Corriere del Ticino)