Sciopero venerdì 29 novembre: si fermano trasporti, scuola, sanità e poste. A rischio i taxi, "salvi" i treni: tutti gli orari e le fasce di garanzia
Venerdì 29 novembre l'Italia rischia la paralisi. Dalle fabbriche alla scuola, dalla sanità alle poste, dal commercio agli statali fino alla giustizia: lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati. Sui trasporti lo stop peserà a metà. Salvi solo i treni. Mentre va avanti lo scontro con gli attacchi incrociati tra i sindacati e il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (ilgazzettino.it)
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Protesta dei lavoratori della funzione pubblica davanti alle sedi di Roma Capitale in Campidoglio e del Ministero della Salute a Trastevere contro la manovra di bilancio 2024. Assieme ai sindacati lavoratori della polizia locale, infermieri, personale tecnico, servizi demografici, assistenti sociali, educatori ed educatrici. (B-Lab Live!)
Se nel 2023 è intervenuto motu proprio e ha precettato tutti i lavoratori dei trasporti, quest’anno ha dovuto attendere l’assist dell’amica Garante per gli scioperi – la presidente della commissione di Garanzia sullo sciopero nei servizi essenziali Paola Bellocchi, nominata dal governo Meloni – per decidere ieri sera di «precettare i lavoratori del trasporto passeggeri» riducendo da 8 a 4 le ore di sciopero per venerdì 29 novembre. (il manifesto)
Si è concluso nel pomeriggio l'incontro al ministero delle Infrastrutture tra il ministro Matteo Salvini e le organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo sciopero generale per venerdì 29 novembre. (RaiNews)
Lo sciopero generale del settore pubblico e privato resta di 8 ore, mentre quello dei trasporti, bus, metro, navi, aerei, è ridotto a 4 ore. (Fanpage.it)
Segretario Landini, si arriva allo sciopero generale con un provvedimento di precettazione del ministro Salvini: che significato ha questa escalation dello scontro da parte del governo? “Innanzitutto, mi sento di dire che bisogna aver rispetto per chi decide, attraverso lo sciopero, di rinunciare a una giornata di stipendio e questo governo dimostra ogni giorno di non averne – è netto e diretto il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla vigilia dello sciopero generale –. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri non hanno infatti intenzione di rispettare le indicazione della Commissione di garanzia sugli scioperi a proposito dello sciopero generale contro la manovra per il 29 novembre quando a incrociare le braccia per 8 ore saranno anche i lavoratori dei settori Tpl e trasporto aereo, con eccezione del trasporto ferroviario, escluso dalla protesta a causa del precedente sciopero di domenica 24 novembre, nel rispetto della regola dei dieci giorni. (Nicola Porro)