Gisèle e Niege, nessuna vergogna
C’è una notizia che ci consente di guardare agli anni a venire con un po’ di speranza e di ottimismo in più. La notizia, di due giorni fa, è la condanna di 50 uomini di età compresa fra i 26 e i 74 anni per le reiterate violenze sessuali inferte, da narcotizzata, a Gisèle Pelicot, nonché la condanna del marito della stessa in quanto regista degli stupri e dello scempio del corpo di sua moglie. In questa vicenda aberrante, ciò che ci rende un po’ ottimisti non è tanto l’esito processuale, quanto l’efficacia della battaglia di Gisèle e il modo in cui l’ha condotta. (Corriere della Sera)
Su altri media
Giséle Pelicot in tribunale nel giorno della sentenza 19 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Dominique Pelicot è stato condannato al massimo della pena, 20 anni di carcere, per gli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot, nel processo sugli stupri di Mazan, che si chiude oggi ad Avignone. (IL GIORNO)
Avignone, per quasi dieci anni, Gisèle Pelicot è stata drogata dal suo ex marito Dominique, che ha ammesso di averla violentata e di aver invitato decine di uomini reclutati su internet a fare sesso con lei nel suo letto, a casa sua, mentre lei era incosciente. (Nicola Porro)
Il giudice principale del tribunale di Avignone, Roger Arata, ha pronunciato uno dopo l'altro i verdetti contro Pelicot e altri 50 imputati, dichiarandoli colpevoli… (L'HuffPost)
Il paradosso di Gisèle Pelicot è di essere diventata, suo malgrado, una star mondiale, ammirata per le doti straordinarie di coraggio e dignità, imprevedibile donna copertina 72enne su decine di giornali di ogni Paese, dal Vogue tedesco al comunista L’Humanité, ma in virtù di un processo dove lei ha voluto sottolineare e denunciare «la banalità dello stupro» e della sua storia, l’ordinarietà delle violenze subite e anche di coloro che le hanno commesse: il marito coetaneo tecnico informatico poi pensionato, ma anche gli altri 50 uomini della porta accanto. (Corriere della Sera)
«Penso alle vittime di stupro non riconosciute, le cui storie restano spesso nell’ombra», ha detto Gisèle Pelicot dopo la sentenza che giovedì 19 dicembre ha condannato il marito Dominique alla pena massima di 20 anni per stupro aggravato e vari reati. (Corriere della Sera)