Trump, convention da eroe (e vince anche in tribunale)

Esordio a Milwaukee con il vento in poppa per Donald Trump, che proprio nella giornata di apertura della Convention repubblicana mette a segno una vittoria importante sul fronte giudiziario. La giudice Aileen Cannon ha archiviato il caso della carte segrete portate a Mar-a-Lago dopo la sentenza sull'immunità della Corte Suprema, stabilendo che il procuratore speciale Jack Smith è stato nominato illegittimamente, in violazione della Costituzione. (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Dopo essere sopravvissuto ad un attentato per un paio di centimetri e un casuale gesto della testa, l’ex presidente Donald Trump segna un punto importante in uno dei tanti procedimenti giudiziari in cui è stato coinvolto. (Nicola Porro)

Lo ha fatto basando il suo giudizio sulla teoria secondo cui la nomina del procuratore speciale Jack Smith, incarica… (la Repubblica)

Il giudice Aileen Cannon ha deciso di archiviare il caso perché la nomina del procuratore speciale Jack Smith sarebbe stata fatta in violazione della Costituzione, perché non fatta dal presidente Usa, né approvata dal Senato (il Giornale)

Donald Trump, il sovversivo e la maschera da presidente

Nel caso specifico la giudice ha stabilito che la nomina del procuratore speciale Jack Smith che ha sostenuto le accuse è stata incostituzionale. Si inclina di qualche altro grado a favore di Trump la strada che porta alla Casa Bianca. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo Cannon, che era stata nominata da Trump quando era presidente, lo special counsel Jack Smith è stato nominato illegittimamente nel suo ruolo, in violazione della Costituzione. "L'incriminazione viene archiviata perché la nomina del procuratore speciale Jack Smith viola la clausola delle nomine della Costituzione degli Stati Uniti", si legge nella sentenza di 93 pagine della giudice federale della Florida. (Adnkronos)

Per un tipo anfetaminico, vulcanico, come Trump la politica è scontro rabbioso, agli antipodi del golf che ama praticare nella sua tenuta di Mar-a-Lago, tiri meditati e mirati, pause, una mossa dopo l’altra. (il manifesto)