Erdogan: pronto a marciare contro le Ypg in Siria

La delegazione del partito turco di sinistra Dem, che a fine dicembre ha fatto visita al fondatore del Pkk Abdullah Ocalan in carcere, ha incontrato ieri alti rappresentanti del partito di governo Akp. Un ulteriore passo verso un dialogo difficile ma necessario alla questione curda. Nelle stesse ore il presidente turco (e leader dell’Akp) Erdogan ha alimentato i timori nel nord est della Siria e nella sua Amministrazione autonoma che al Pkk si ispira: sono pronto, dice, a intervenire per prevenire la disintegrazione della Siria. (il manifesto)

Su altre testate

Nel campo profughi di Bureij, a mezzanotte un edificio di quattro piani è stato raso al suolo. I membri della protezione civile sono riusciti a recuperare solo il corpo di un neonato di quattro mesi da sotto le macerie. (Corriere del Ticino)

Gli scontri tra gruppi sostenuti dalla Turchia e le forze guidate dai curdi hanno causato la morte di 37 persone nella regione settentrionale di Manbij, in Siria. (Civonline)

Ci sono voluti tredici anni e passa, ma alla fine la Siria è tornata ad essere un protettorato turco. E il progetto del neo-ottomanesimo accarezzato dal presidente Recep Tayyp Erdogan fin dai primi anni di potere è diventato realtà. (il Giornale)

Erdogan contro i curdi in Siria: "Il destino dei terroristi è essere sepolti insieme alle loro armi"

"Non permetteremo la disintegrazione della Siria o la distruzione della sua struttura unitaria. Se vedremo un rischio in questo senso, prenderemo rapidamente le misure necessarie". (Tuttosport)

Vatican News Mentre si attendono ancora sviluppi dalle trattative in corso a Doha per il cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas e la liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia, a Gaza i combattimenti e le bombe continuano a uccidere. (Vatican News - Italiano)

Parlando dopo una riunione di governo ad Ankara, Erdogan ha anche minacciato di avviare una nuova operazione transfrontaliera in Siria contro le milizie curde nel caso in cui la Turchia si sentisse minacciata o rilevasse un rischio per l'integrità territoriale della Siria. (la Repubblica)