Eni-Versalis, Pd Ragusa in prima linea per difendere l’industria locale e l’occupazione

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Radio RTM Modica ECONOMIA

Il segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, Peppe Calabrese, torna ad esprimere profonda preoccupazione per il rischio di chiusura dello stabilimento Eni-Versalis di Ragusa che, insieme a quella di Priolo, dovrebbe essere prevista nel piano di trasformazione e rilancio del business della chimica in Sicilia nell’ottica della decarbonizzazione. “Di fronte a questa grave minaccia per l’economia e l’occupazione locali – dichiara Calabrse – il PD si è immediatamente attivato ponendosi a difesa dei diritti dei lavoratori e del futuro del territorio. (Radio RTM Modica)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo, esprime la sua più sincera solidarietà al Sindaco di Melilli e deputato regionale, nonché presidente della commissione Ambiente all’Ars, Giuseppe Carta, per le ingiustificate offese ricevute in occasione dell’assemblea sindacale di ieri. (ilSicilia.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

RAGUSA – Lo stabilimento Versalis, che ha fatto la storia industriale di Ragusa, fermerà i propri impianti il 31 dicembre prossimo e verrà dismesso. I sindacati e le istituzioni stanno tentando tutte le interlocuzioni possibili affinché l’impianto possa continuare a restare produttivo ma la volontà dell’azienda sembra essere chiara e al momento le possibilità che possa continuare la produzione di polietilene restano pressoché nulle. (CorrierediRagusa.it)

Versalis, Ragusa fermerà gli impianti tra pochi giorni. Qualche settimana ancora di marcia e poi lo stabilimento Versalis chiuderà i propri conti con la storia ... (Virgilio)

Dicembre 2024. Versalis, Ragusa fermerà gli impianti tra pochi giorni. Qualche settimana ancora di marcia e poi lo stabilimento Versalis chiuderà i propri conti con la storia industriale di questo Paese. (RagusaNews)

Cresce la tensione al polo petrolchimico di Priolo e a Ragusa dopo l’annuncio di Eni Versalis di una riconversione green dei suoi impianti con l’abbandono della chimica di base e la chiusura dell’impianto cracking di Priolo che produce etilene e di quello ragusano di polietilene. (La Repubblica)