Omicidio di Sharon, sul cellulare di Sangare 16 passi per ritrovare il coltello

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L'Eco di Bergamo INTERNO

Nelle note sul cellulare Moussa Sangare aveva salvato la fotografia del punto in cui aveva sotterrato il sacchetto di terriccio con il coltello utilizzato per uccidere Sharon Verzeni e il percorso da fare per recuperarlo, a partire da un albero sulla riva dell’Adda a Medolago. Grazie a quelle indicazioni, un numero preciso di passi, 16, a partire da quell’albero fotografato, i «metal detective» del bresciano Mu. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

Gli esperti dell’Arma analizzeranno tutti i reperti cercando tracce utili per il processo che vede il trentenne indagato per omicidio premeditato aggravato dai futili motivi. Tutto ciò che Moussa Sangare indossava quando ha ucciso a coltellate Sharon Verzeni, la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, è stato inviato al Ris di Parma, il raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri. (IL GIORNO)

I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, su disposizione della Procura, hanno depositato al Reparto investigazioni scientifiche (Ris) di Parma altri reperti connessi all’omicidio di Sharon Verzeni. (L'Eco di Bergamo)

Sono 33 le ore che hanno portato alla cattura di Moussa Sangare, il 30enne killer reo confesso di Sharon Verzeni. Da quell'identikit frutto delle immagini delle telecamere di sorveglianza e della testimonianza di due giovani alla sua cattura, ci sono volute 33 ore e 20 carabinieri in incognito. (leggo.it)

La procura di Bergamo ha in caricato il Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri responsabile per il Nord Italia, il Ris di Parma, di analizzare il contenuto della borsa in cui Moussa Sangare aveva nascosto ciò che indossava durante l’omicidio di Sharon Verzeni. (Virgilio Notizie)

Moussa Sangare si era salvato nelle note del cellulare le indicazioni per ritrovare l'arma con cui, nella notte del 30 luglio, ha ucciso Sharon Verzeni mentre passeggiava per le strade di Terno d'Isola (Bergamo). (Fanpage.it)

Sono riferimenti all’omicidio di Victoria Osagie, la 35enne uccisa nel gennaio del 2021, a Concordia Sagittaria. In quel pezzo di carta ci sono poche parole, tracciate a penna, appunti veloci che però bastano a far sbarrare gli occhi ai carabinieri che stanno svuotando il portafoglio di Moussa Sangare. (La Nuova Venezia)