Arriva la nuova tassa sul web: cos'è e chi dovrà pagarla, italiani increduli
In questi giorni circola la notizia della nuova tassa sul web che sta destando preoccupazione tra gli italiani, su cui bisogna fare chiarezza. In un cambiamento generalizzato, trasformazioni e novità importanti con una forte spinta complessiva alla tecnologia, all’uso di prodotti digitalizzati e più in generale verso un sistema che tende ad essere sempre più “online”, è chiaro che ci sono pro e contro. (MisterGadget.Tech)
Ne parlano anche altre fonti
Nessun passo indietro sulla web tax nonostante la stretta finisca per colpire le pmi. (QuiFinanza)
Un emendamento presentato da Forza Italia alla legge di Bilancio propone di escludere dall’imposta sui servizi digitali alcune categorie specifiche di operatori del settore dell’informazione e dell’intrattenimento. (il Giornale)
Il disegno di legge di Bilancio 2025 modifica, estendendolo, l’ambito soggettivo di applicazione dell’imposta sui servizi digitali. In particolare, prevede che sono soggetti passivi della web tax tutti i soggetti esercenti attività di impresa che realizzano ricavi derivanti dai servizi digitali nel territorio dello Stato: vengono quindi rimosse le soglie di reddito attualmente previste. (Ipsoa)
Il comma 1 dell’articolo 4 della bozza di Legge di bilancio 2025, modificando il comma 36 dell’articolo 1 della Legge 145/2018, apporta una modifica sostanziale alla normativa vigente, eliminando il limite di ricavi all’applicazione della web tax, la quale, così, diviene un’imposta sui ricavi a cui… (Fiscal Focus)
Esentare dalla web tax “la concessionaria del servizio pubblico, i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici e i concessionari radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana e gli editori di testate giornalistiche online registrate presso il Tribunale di competenza”. (Key4biz.it)
Varetto: “Andrà a danneggiare soprattutto le piccole imprese” (Confesercenti Nazionale)