Schlein con Salvini e le Regioni. L'inedita alleanza per smantellare il decreto sulle liste d'attesa caro a Meloni

Lega e opposizioni contro il ministero della Salute. Sulle liste d’attesa il Carroccio mantiene l’emendamento che cancella il controllo centralizzato, architrave del decreto che martedì va al voto di Palazzo Madama. Lo stesso testo della Lega è stato presentato anche da Avs e dal gruppo delle autonomie. Alla vigilia dell’approdo in aula, arriva anche la possibile convergenza del Pd. Prima che inizi l’iter nell’emiciclo del Senato, la segretaria dem Elly Schlein terrà una conferenza stampa in cui dovrebbe annunciare la disponibilità a sostenere l’emendamento. (L'HuffPost)

Su altre fonti

“Capite la presa in giro di arriva a cinque giorni dalle elezioni europee, dopo un anno e mezzo che Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi, e racconta agli italiani di poter affrontare le liste d’attesa accorciandole senza metterci un euro”. (Il Sole 24 ORE)

L’architrave dell’intero provvedimento, perché se la possibilità di andare gratis dal privato anche non convenzionato quando il sistema pubblico non rispetta i tempi massimi di attesa, così come la possibilità di fare visite e a… (La Stampa)

Lo ha detto in conferenza stampa la segretaria Pd Elly Schlein. – Quello sulle liste di attesa è un “decreto vuoto”, il vero obiettivo del governo è lo “smantellamento della sanità pubblica”. (Agenzia askanews)

Regioni, su liste attesa bene passo avanti ma restano dubbi

"Bene per tutte le Regioni che sia cambiato l'articolo 2 del decreto sulle liste d'attesa", quello sull'organismo di controllo diretto sulle Asl mentre "sull'efficacia del decreto" per molte Regioni "persistono criticità". (Il Messaggero Veneto)

Il provvedimento presumibilmente approderà in aula nella giornata di domani. Protestano le opposizioni. (Avanti Online)

Questo decreto nasce e resta una boutade elettorale" lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo alla conferenza in cui il gruppo al Senato del Pd ha esposto le ragioni per cui si oppone al decreto liste d'attesa. (il Giornale)