Scuola pubblica e giustizia, troppi contratti a termine: l’Ue deferisce e avverte l’Italia
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Scuola pubblica e giustizia, l’Italia che lavora lo fa con troppa precarietà, troppe poche tutele, discriminazione crescenti ed eccessive e, soprattutto, violando le normative europee. La Commissione europea censura il sistema Paese e il ricorso al contratto a tempo determinato «facile», troppo facile per poter chiudere un occhio. Adesso per l’Italia si spalancano le porte dell’Aula della Corte d… (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Infatti, si legge nel dispositivo, la retribuzione dei docenti a tempo determinato “non prevede una progressione salariale incrementale basata sui precedenti periodi di servizio. (Collettiva.it)
Ciò ha discriminato i precari rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato, sia per le condizioni di lavoro che per quelle salariali. Secondo la Commissione Europea, sono stati fatti in Italia troppi contratti a tempo determinato nelle scuola, per personale ATA e docenti. (Ti Consiglio)
Troppi docenti precari nelle scuole italiane e discriminati rispetto ai colleghi a tempo indeterminato. La commissione Europea ha deferito l'Italia alla Corte UE perché non ha vietato l'utilizzo abusivo di contratti a termine e condizioni di lavoro discriminatorie Lo sottolinea la Commissione Europea che oggi, 3 ottobre, ha deferito l’Italia alla Corte UE perché non ha vietato la discriminazione in relazione alle condizioni di lavoro e l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato. (Informazione Fiscale)
Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico. (Virgilio)
La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia Ue per gli stipendi troppo bassi degli insegnanti precari. (Virgilio Notizie)
La Commissione decide di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nel mondo della scuola. (Avanti Online)