Georgia, i cittadini in piazza contro il governo: ‘Europa, non Russia’. Proteste e repressione
Min lettura A Tbilisi e in varie città della Georgia si protesta da due giorni. Dalla serata del 28 novembre sono in corso grandi manifestazioni contro il governo dopo che il primo ministro Irakli Kobakhidze ha dichiarato durante una conferenza stampa che l’apertura dei negoziati per l’ingresso della Georgia nell’Unione Europea non è nell’agenda della corrente legislatura (che terminerà alla fine del 2028). (Valigia Blu)
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Quando si parla di escalation del conflitto in Ucraina, bisogna guardare non solo agli attacchi quotidiani della Russia, ai missili a lungo raggio in dotazione all'Ucraina, all'ingresso sul campo dei soldati nordcoreani e a quello ipotetico di truppe europee. (il Giornale)
Furiose proteste in Georgia, dove migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro la decisione del governo di sospendere i negoziati di adesione all’Unione Europea. Duro il commento da parte della presidente del Paese Salome Zourabichvilli, filo-Ue, da tempo in contrasto con il partito “Sogno Georgiano”. (StrettoWeb)
A Toni Esposito, ex compagno a Zurigo, che con Kave ha giocato un paio di stagioni, viene in mente un giorno, uno qualunque, in cui i due si stavano allenandoee a un certo punto il georgiano si voltò verso di lui: “Toni, ma cosa c’è che non va?”. (La Gazzetta dello Sport)
È questa la motivazione con cui il primo ministro Irakli Kobakhidze ha annunciato la frenata che si protrarrà almeno fino alla fine del 2028. A corredo di questa decisione, nei prossimi tre anni Tbilisi non accetterà nessun tipo di sovvenzione da parte delle istituzioni di Bruxelles. (Corriere della Sera)
Di Euronews Agenzie: AP I manifestanti hanno nuovamente invaso il Parlamento della capitale Tbilisi, per protestare contro la scelta del governo di interrompere i colloqui per l'adesione all'Ue. I disordini si sono estesi anche alla città di Batumi, sul Mar Nero (Euronews Italiano)
Georgia, ancora scontri a Tbilisi: dimostranti inseguiti e picchiati dalla polizia 30 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)