La Lega si riunisce a Firenze: Salvini confermato, Veronesi delegato e nuovo statuto

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INTERNO

Firenze è stata la cornice del congresso nazionale della Lega, che sabato 5 e domenica 6 aprile ha riunito i vertici del partito per ridefinire strategie e strutture. Tra i delegati lombardi spicca Angelo Veronesi, segretario cittadino della Lega di Saronno, eletto rappresentante federale. Nel suo intervento, Veronesi ha tracciato un percorso che dalle origini federaliste e giusnaturaliste del movimento arriva fino alle attuali battaglie per la partecipazione popolare e la riforma dello Stato, sottolineando come il partito continui a evolversi senza perdere di vista le sue radici.

Matteo Salvini, unico candidato alla segreteria, è stato riconfermato alla guida del Carroccio per la terza volta. "Siamo garanzia che il governo avrà vita lunga", ha dichiarato nel discorso d’apertura, ribadendo l’allineamento totale tra Lega ed esecutivo. "Questo è un congresso contro ogni tipo di guerra, militare o commerciale", ha aggiunto, marcando una linea che esclude conflitti interni alla maggioranza. La presenza di figure come il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i ministri Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli ha ulteriormente evidenziato il legame tra partito e istituzioni.

L’assemblea, presieduta da Giancarlo Giorgetti, ha visto gli interventi dei segretari regionali, segnando un’inedita rappresentanza geografica che dal Nord si estende fino al Sud e alle isole. In prima fila, accanto a Salvini, anche i capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, oltre ai governatori Luca Zaia e Maurizio Fugatti, a dimostrazione di un partito che punta a rafforzare la sua presenza su tutto il territorio nazionale.

Proprio in questa direzione va il nuovo statuto, approvato a larga maggioranza. Il testo, votato per alzata di mano, sancisce definitivamente la transizione da Lega Nord a formazione nazionale, allungando inoltre da tre a quattro anni il mandato del segretario. Un cambiamento che, se da un lato consolida la leadership di Salvini, dall’altro sembra rispondere all’esigenza di stabilità in un quadro politico sempre più frammentato. Il precedente statuto, risalente al novembre 2018, aveva già avviato questo percorso, ma ora la svolta appare compiuta.

Fonti: Il Saronno / Tgcom24 / TGLA7 / RaiNews /