Razzi contro la villa di Netanyahu a Cesarea
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Un nuovo attacco ha colpito la residenza privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Cesarea, nel centro del Paese. Due bombe illuminanti, lanciate probabilmente dal mare, sono cadute nel cortile della villa senza causare feriti. Né Netanyahu né i suoi familiari erano presenti al momento dell'incidente. La polizia israeliana e l'agenzia per la sicurezza interna Shin Bet hanno immediatamente avviato un'indagine per chiarire le circostanze dell'attacco.
L'episodio segue un precedente attacco avvenuto il 19 ottobre scorso, quando un drone lanciato da Hezbollah dal Libano aveva colpito lo stesso edificio. Questo nuovo attacco, definito dalle autorità come un "grave incidente", ha suscitato immediate reazioni nel mondo politico israeliano. Il presidente Isaac Herzog ha condannato l'accaduto, mettendo in guardia contro una possibile escalation di violenza nella sfera pubblica.
Nel frattempo, l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di tre zone della periferia sud di Beirut, dove si trovano siti di Hezbollah, di evacuare immediatamente. Questo avvertimento, abituale prima degli attacchi aerei, è stato comunicato ai residenti di Hadath Beirut, Burj al-Barajneh e Chiyah, nella periferia meridionale della capitale libanese. L'esercito ha dichiarato che le forze di difesa israeliane agiranno contro strutture e interessi affiliati a Hezbollah presenti in queste aree.
L'incitamento contro il primo ministro Netanyahu, secondo le autorità, ha oltrepassato ogni confine, rendendo necessarie misure di sicurezza straordinarie.