Così la propaganda jihadista ha previsto l’onda di attacchi in Germania
SOLINGEN — A fine maggio, un’aggressione con il coltello era sembrata un presagio, era sembrata inquinare preventivamente un’edizione dei campionati Europei di calcio ospitati dalla Germania che le autorità avevano atteso con enorme angoscia. Un afgano aveva aggredito a Mannheim con un coltello l’attivista di estrema destra e anti islamista Michael Stürzenberger. E nell’attacco, aveva ferito a mo… (la Repubblica)
Su altri giornali
Era il Natale del 2016, e il tunisino Anis Amri guidò il suo camion sui passanti del mercatino di Natale sotto la Chiesa della Memoria a Berlino. Da allora, nessuno degli episodi di violenza — almeno una decina — ha avuto ufficialmente la firma dell’Isis. (Corriere della Sera)
È l’opinione di Lorenzo Vidino, direttore del Programma sull’estremismo della George Washington University; esperto di islamismo in Europa e Nord America, ha lavorato sulle reti jihadiste in Italia e sulla radicalizzazione, con particolare attenzione ai Fratelli Musulmani L’attentatore di Solingen è un 26enne siriano musulmano sunnita che doveva tornare in Bulgaria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Venerdì sera un giovane siriano ha ucciso tre persone a Solingen, in Germania. Poco meno di un mese fa sono stati annullati tre concerti di Taylor Swift a Vienna per rischio attentati. (Fanpage.it)
Pensava che fosse un male incurabile perché "non si può separare il terrorismo islamico dal mondo che lo genera: il mondo dell’Islam". Lo diceva dopo l’11 settembre, denunciando il fatto che nel mirino non ci fosse solo l’America, ma tutto l’Occidente, l’Europa islamizzata in particolare: l’Eurabia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un 26enne siriano, Issa AL H. L’Europa torna nella morsa del terrorismo islamista? Ecco cosa sappiamo riguardo a quanto accaduto venerdì 23 agosto a Solingen, città del Nordreno-Vestfalia, in Germania (MOW)
La più feroce organizzazione jihadista il cui obiettivo è imporre un califfato globale sull'intera umanità spazzando via tutti gli infedeli. "La strage di Solingen così come le minacce a Taylor Swift a Vienna hanno la medesima matrice: l'Isis. (la Repubblica)