Stefano Boeri: “Il Memoriale per il ponte Morandi è una ballata civile”
GENOVA – Sulla facciata che dà le spalle alla città, il nuovo viadotto sul Polcevera a restringere dall’alto l’inquadratura e il mare lontano sullo sfondo, gli operai dell’ultimo turno di cantiere hanno appena montato i caratteri neri della scritta che secondo Stefano Boeri «riassume tutto, ci impone di ricordare e insieme di non fermarsi a quel momento»: 14 agosto 2018, ore 11,36. Prende forma c… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
È l’auspicio di Egle Possetti, portavoce del Comitato ricordo vittime del ponte Morandi, che domenica mattina ha preso parte all’inaugurazione della struttura: un giorno atteso da tempo, un momento toccante ed emozionante che arriva a sei anni e mezzo da un evento che ha cambiato per sempre la storia d’Italia. (Genova24.it)
Ha aperto oggi, con l'inaugurazione ufficiale di questa mattina, il Memoriale 14 agosto 2018 in ricordo delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, fulcro del più ampio progetto del... (Virgilio)
“La vita continua, ma il ricordo e la memoria non moriranno mai”. A distanza di sei anni e mezzo dal disastro, in questa domenica 15 dicembre, la struttura - che i familiari di chi ha perso la vita vorrebbero diventasse monumento di interesse nazionale - apre al pubblico dopo un'inaugurazione uffciale. (Genova24.it)
«Quando ho ricevuto l’incarico di comporre la musica del memoriale ho cercato di avvicinarmi il più possibile, di essere il più vicino possibile ai sentimenti che animavano questo progetto. Più mi addentravo, più sentivo che come cittadino, prima ancora che come musicista, questa storia mi parlava e mi apparteneva – ha detto il maestro Remo Anzovino all’inaugurazione del memoriale -. (GenovaQuotidiana)
Domani mattina nel quartiere di Certosa la cerimonia di inaugurazione farà conoscere a un’intera città gli spazi del Memoriale della tragedia, un’opera a tante mani e tante teste realizzata anche e soprattutto lungo la r… (La Repubblica)
Una struttura che intende affiancare, in un percorso di visita, il ricordo di quanto accaduto, la denuncia delle responsabilità di chi avrebbe dovuto prevenire la tragedia, “ma anche proporre un’apertura verso un futuro dove stragi come questa non avvengano più, grazie a leggi e controlli più stringenti rispetto a quelli attuali”, spiega Egle Possetti, a nome del comitato dei familiari delle vittime, mentre ci accompagna di fronte al cantiere della struttura, che sorge proprio dove insisteva la ‘pila 9′ del Morandi, collassata il 14 agosto di sei anni fa. (Il Fatto Quotidiano)