Dopo l’emozionante Lombardia dedicato al suo DS, Evenepoel pensa come battere Pogačar

Il passato si chiama così perché è andato, non significa niente di particolare. Diceva così Remco Evenepoel, allontanando da sé ogni possibile emozione nella convinzione che il distacco mantenga lucidi. Invece l’emozione sgorga spontanea, irrefrenabile e discreta, nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, mentre taglia il traguardo dell’ultima classica monumento della stagione 2024: il Lombardia. Se lo ricorda il Lombardia, Remco. (Cicloweb.it)

Ne parlano anche altri media

Da sogno ben fotografano la crescita esponenziale di un corridore capace di riscrivere la storia del ciclismo. (Quotidiano Sportivo)

Si sapeva come avrebbe inflitto il colpo di grazia: una scossa elettrica di 30” di salita, una scarica di quasi 1000 watt capace di stordire qualunque avversario. (Corriere della Sera)

Ha vinto pure il Giro di Lombardia, ormai i singoli successi non importano più. Ma il sospetto non va mai via in questo sport, Tadej sa che dovrà sempre rispondere ai dubbi di tutti (IlNapolista)

Pogacar fa poker ed entra nella storia del Lombardia

E al secondo posto, come auspicavamo, è giunto l’olimpionico Remco Evenepoel, il più atteso e il più determinato degli avversari. Ha vinto Pogacar, in maglia di campione di mondo, come era fin troppo facile pronosticare. (La Gazzetta dello Sport)

Momento commovente di Remco Evenepoel in vista dell'arrivo de Il Lombardia 2024. La Classica delle Foglie Morte è speciale per il corridore belga che nella sua prima partecipazione, nel 2020, cadde nel corso della discesa del Sormano rischiando la vita. (SpazioCiclismo)

Mentre era dal 2006 che il campione del mondo non vinceva la Classica delle foglie morte, l’ultimo a riuscirci sempre sul traguardo di Como è stato Paolo Bettini. COMO – Sono quattro Giri di Lombardia per Tadej Pogacar, tutti conquistati in un unico filotto, come fatto da Fausto Coppi tra il 1946 e il 1949. (Bici.PRO)