Morte Battaglia: sindaco Orlando, tanti ricordi e lacrime
Orlando ha poi osservato: "ha condiviso sempre il primato dei diritti anche oltre e contro la legge, una donna, un'artista, una politica 'oltre' , sempre 'oltre' i luoghi comuni e i perbenismi ipocriti.
- PALERMO, 15 APR - "Letizia Battaglia ci ha lasciato.Tante lacrime e un grande dolore ".
Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha ricordato la fotoreporter scomparsa il 13 aprile a Palermo, che era stata anche assessore comunale, nel corso della cerimonia funebre laica che si è svolta nell'atrio di Palazzo delle Aquile, sede del Municipio. (Tiscali)
Su altre fonti
Palermo, due anni senza forno crematorio. Due anni senza forno crematorio al cimitero dei Rotoli: era il lontano 17 marzo 2020 quando la struttura di lungomare Cristoforo Colombo, a Palermo, ha funzionato per l’ultima volta. (BlogSicilia.it)
Letizia Battaglia l’aveva cercata e incontrata dopo quasi 40 anni. Parola, umanità, che un po’ tutti richiamano nella lunga cerimonia funebre laica nell’androne di Palazzo delle Aquile conclusa poco dopo mezzogiorno con inni di festa («Letizia, Letizia») e decine di mani che impugnano e alzano tante rose rosse. (Giornale di Sicilia)
Crediamo che sia doveroso intitolare il Centro a Letizia creando anche una struttura collegiale che abbia il compito di tenere alta la produzione artistica della prestigiosa struttura che i Cantieri culturali ospitano anche in suo nome». (Giornale di Sicilia)
(ansa). Da La Licata a Sorgi, da Vasile a Stabile, da Calabrò a Stancanelli, aneddoti e segreti del lungo e intenso rapporto professionale e umano con la fotografa (La Repubblica)
Nell’intervista volevamo mettere in risaltò che Letizia Battaglia non è stata solo la “fotografa dei morti ammazzati dalla Mafia”. Nel luglio del 2019, Archivi della Resistenza l’ha incontrata nella sua casa a Palermo, per una lunga intervista. (CittaDellaSpezia)
Che ha costretto Letizia Battaglia e la Lamborghini a fare marcia indietro e a ritirare la campagna. Letizia Battaglia rompe la gabbia, spezza le catene, libera il desiderio e le identità (Il Riformista)