«Questa crisi delle Borse ricorda la bolla dot-com»

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Avvenire ECONOMIA

Finlabo Non è una semplice correzione estiva, ma qualcosa che ricorda la crisi delle “dotcom” dell’inizio del millennio, avverte Alessandro Guzzini, fondatore e ceo della società di investimenti Finlabo Sim e presidente della sezione di Macerata dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti. Bastano i cattivi dati sul lavoro negli Stati Uniti a giustificare questi crolli delle Borse? I numeri diffusi venerdì scorso da Washington, con la contrazione dei nuovi posti di lavoro e l’aumento della disoccupazione, sono stati oggettivamente brutti. (Avvenire)

Su altri giornali

Secondo l'esperto, abbiamo assistito a un periodo di iperconcentrazione in cui il mercato suggeriva che solo poche società meritavano di essere scambiate a multipli più elevati. A suo avviso, gli investitori erano infatti molto focalizzati sui temi. (SoldiOnline.it)

Tokyo obbligazione decennale giapponese (LA STAMPA Finanza)

Chi è stato colto dall'uragano dei giorni scorsi con posizioni a leva è contento di essere ancora vivo e non ha bisogno che gli si raccomandi prudenza nelle prossime settimane. (Teleborsa)

La frenesia dei mercati non deve provocare panico Mi sembra che il mercato stia dicendo "crisi", ma non sono sicuro che ci sia una crisi vera e propria. Il rischio, come sempre, è che questo tipo di previsioni possa auto-avverarsi. (Start Magazine)

L’eccezionale aumento del debito pubblico e privato a livello globale, in particolare negli Stati Uniti, è un’ovvia causa d’instabilità dei mercati internazionali. Se a ciò si aggiungono i rischi di guerra, allora le fibrillazioni finanziarie sono e saranno all’ordine del giorno. (Notizie Geopolitiche)

Ribassi di mercato di questa portata sono tipicamente associati a eventi economici importanti e inaspettati, come ad esempio il crollo di Lehman Brothers, il terremoto e maremoto del Tōhoku, la crisi legata alla pandemia e così via. (Wall Street Italia)