VIDEO Caso Tony Effe, Gualtieri a Radio 24: "Non mi pento di averlo escluso da concerto Capodanno"

Altri dettagli:
Violenza sulle donne

“Pentito di aver rinunciato a Tony Effe? No, abbiamo fatto una scelta di principio che rivendico”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ospite del programma di Maria Latella su Radio 24. “L’errore è non averla fatta prima, mi sono scusato anche con Tony Effe“, ha detto il primo cittadino parlando del caso del concerto di Capodanno a Roma. Poi Gualtieri ha aggiunto: “Non me la sono sentita di organizzare come Roma Capitale un concerto in cui si sarebbero cantante canzoni con un forte linguaggio violento e sessista“. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

Tony Effe annuncia che non sarà da solo sul palco del PalaEur e scatena la ridda di ipotesi. I due, fino a pochi giorni fa prenotati con il trapper romano per il Circo Massimo, in teoria dovrebbero essere ancora arruolabili. (ilmattino.it)

Dopo la 'cacciata' dal palco del Circo Massimo, evento di Capodanno organizzato da Roma Capitale, il trapper di Monti ha spostato la sua... Forse triplica. (Virgilio)

Dopo l’allontanamento di Tony Effe e i forfait di Mahmood e Mara Sattei in segno di solidarità l’annullamento dell'evento è praticamente certo. Il Campidoglio al lavoro per uno show con altri protagonisti, in una cornice più raccolta. (Lettera43)

Epifenomeno Tony Effe. Al mondo piacciono sempre di più leader maschilisti, comprese le donne

Quanto alla Schlein, il confronto con i leader comunisti del passato, compreso Berlinguer, è imbarazzante: solo slogan, attacchi moralistici e strumentali, nessuna visione o capacità di analisi della società italiana. (Liberoquotidiano.it)

Il Campidoglio, guidato dal sindaco Roberto Gualtieri, ha difeso la decisione sostenendo che non si trattasse di censura, ma di “un doveroso passo indietro per non urtare la sensibilità dei cittadini”. (Radio Radio)

Un successo di questo genere – e dunque il pasticcio del Comune di Roma, che davvero poteva evitarsi la brutta figura: se ritieni un artista “divisivo” non invitarlo, invece di mostrare che te ne accorgi all’improvviso solo perché te lo fanno notare – ha sue determinanti e spiegazioni di cui ci serve parlare, che ci serve capire, ben oltre la superficiale condanna di testi e contenuti (non certo una novità in certi generi musicali). (L'HuffPost)