Leggi per le sex workers, in Belgio hanno diritto a pensione, maternità e ferie
La decisione del Parlamento belga mette le prostitute sullo stesso piano di qualsiasi altro dipendente riconoscendo loro indennità e diritti. Si tratta della prima legge di questo tipo al mondo e segue la depenalizzazione del lavoro sessuale avvenuta nel 2022. “Un enorme passo avanti”, afferma l'Unione belga delle lavoratrici del sesso ascolta articolo Diritti e indennità per le lavoratrici del sesso in Belgio (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri media
I sindacati di categoria esultano, ma alcune associazioni femministe non ci stanno: «Così si accetta la violenza sessista anziché combatterla» (Open)
In Belgio è entrata in vigore la legge sul sex work che regolamenta il lavoro sessuale e garantisce nuove tutele. (Fanpage.it)
La nuova legge, che è entrata in vigore lunedì 2 dicembre 2024, stabilisce anche diritti fondamentali per le sex workers, tra cui il diritto di rifiutare i clienti, scegliere quali pratiche sessuali effettuare e interrompere un atto in qualsiasi momento. (Donna Moderna)
E così, dopo aver depenalizzato la prostituzione nel 2022, il Belgio fa un ulteriore passo in avanti. L'obiettivo è chiaro: contrastare i fenomeni di abusi e sfruttamento dei lavoratori del sesso. (Luce)
Il Belgio fa da apripista. Nel 2022 è stato il primo Paese europeo a depenalizzare la prostituzione. (Corriere della Sera)
La normativa, approvata a maggio ed entrata ufficialmente in vigore domenica, offre ai lavoratori del sesso la facoltà di rifiutare clienti, definire le condizioni della prestazione e interromperla in qualsiasi momento, senza subire conseguenze legali o lavorative. (Vanity Fair Italia)