Le spine del governo. Meloni: diversi ma coesi. Ancora duello FI-Lega
"Siamo diversi, ma la volontà di stare insieme ci rende forti e coesi". Giorgia Meloni coglie l’occasione dell’Assemblea nazionale di Noi Moderati per lanciare un messaggio, anzi un video-messaggio registrato, agli alleati: della serie basta liti, serve unità. Il monito arriva forte e chiaro ai suoi vicepremier: "Arriveremo al 2027", assicura Salvini in videocollegamento. "Andremo avanti fino alla fine della legislatura", ripete Tajani, l’unico dei tre presente fisicamente alla kermesse di Maurizio Lupi, che li ha invitati tutti per dimostrare quanto il suo centro "sia un seme, non un cespuglio". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
«They're not at home with freedom»: non si sentono a loro agio con la libertà. Così Margaret Thatcher, con una delle sue fulminee e memorabili uscite, definì anni fa la sinistra inglese. Un'espressione perfetta che ancora oggi si adatta come un vestito su misura ai tanti falsi progressisti del nostro Paese che, come bene hanno sottolineato gli studenti universitari brutalmente aggrediti da esponenti di sinistra dell'Università Statale di Milano, un giorno manifestano contro la violenza sulle donne e il giorno dopo insultano e minacciano una donna che vuole liberamente esprimere la propria legittima posizione. (il Giornale)
‘Accusati di ideologia ma gli schemi obsoleti sono altrove’ (AltaRimini)
«Siamo forze politiche diverse, ognuna con un’identità e la sua storia: un valore aggiunto. La sveglia, nella giornata conclusiva dell’assemblea nazionale di Noi moderati, la suona Giorgia Meloni, con un videomessaggio. (Corriere della Sera)
Smorzando i toni, almeno a parole. Dopo le tensioni e le spaccature delle scorse ore, il governo prova a mostrarsi compatto. (Today.it)
– Come se si fossero messi d’accordo, e con ogni probabilità è esattamente così, i leader del centrodestra provano a seppellire le polemiche delle ultime settimane intonando all’unisono il ritornello della coesione. (Agenzia askanews)
Giorgia Meloni tenta si sdrammatizzare le tensioni interne al centrodestra, ma le parole all’insegna dell’unità non bastano. Anche oggi, infatti, nella coalizione di governo si registrano frizioni tra i due vicepremier, divisi ancora una volta su questioni militari. (Il Fatto Quotidiano)