La fidanzata controllata prima delle nozze, il falso sul fratello maggiore. Ecco perché Leonardo Maria Del Vecchio è coinvolto nell’inchiesta sugli spioni

La fidanzata controllata prima delle nozze, il falso sul fratello maggiore. Ecco perché Leonardo Maria Del Vecchio è coinvolto nell’inchiesta sugli spioni
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Secondo i magistrati di Milano l'imprenditore avrebbe usato investigatori privati per tracciare la compagna e incastrare il fratello. Le carte Sono due gli episodi che coinvolgono Leonardo Maria Del Vecchio nella clamorosa inchiesta sul traffico di dati riservati che ha portato a una lunghissima ordinanza di custodia cautelare nei confronti di manager di società di investigazione privata. L’erede del compianto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, e della sua vedova, Nicoletta Zampillo, è indagato dalla procura di Milano per avere commissionato una indagine riservata sui suoi fratelli e coeredi e anche sulla sua fidanzata Jessica prima di convolare a nozze. (Open)

Ne parlano anche altri media

La qualità si paga, tant’è che solo nel 2022 la società ha incassato profitti per centinaia di migliaia di euro. Le barriere di protezione informatiche delle principali banche dati nazionali venivano polverizzate dagli hacker, detti «gli analisti» o più famigliarmente «i ragazzi», e grazie alla collaborazione di uomini delle forze dell’ordine che utilizzavano le proprie credenziali istituzionali di accesso. (ilmessaggero.it)

Sono decine le vittime inconsapevoli del gruppo di spioni sgominato dalla procura di Milano che per i loro clienti controllavano conti correnti, dichiarazioni fiscali, fedine penali. Fra loro molti anche i giornalisti che venivano spiati per il loro lavoro e in qualche caso anche per cercare le fonti di articoli esclusivi che venivano pubblicati su varie testate. (Open)

In una conversazione tra indagati, nell'inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver "intercettato" o "clonato" un account mail del Quirinale. (Adnkronos)

Milano, la banda dei dossier vendeva segreti e bugie

Milano – La raccolta su commissione di dati illegali si fondava su un gruppo di spregiudicati pirati della Rete al servizio di Samuele Nunzio Calamucci, braccio operativo dell’ad della Equalize Carmine Gallo, "che avrebbe avuto contatti con il noto movimento Anonymous". (IL GIORNO)

Due degli indagati sono infatti in servizio nella Dia di Lecce: si tratta di Giuliano Schiano, maresciallo della guardia di finanza e originario di Napoli, e del maresciallo dei carabinieri Tommaso Cagnazzo. (Corriere della Sera)

Investigatori privati che rimestano nel torbido, poliziotti infedeli che tirano fuori informazioni dai database, capitani d’impresa che si spiano a vicenda. Il tema è un classico immortale della cronaca giudiziaria: lo spionaggio industriale. (il manifesto)