Bortolato: «L’unica soluzione ora è l’amnistia o l’indulto»

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(Post) fascisti Governo Meloni

Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze, alla cerimonia religiosa di ieri a Rebibbia hanno partecipato molti di coloro che hanno il potere di adeguare le carceri al dettato costituzionale, oltre che alla legge di Dio. Che peso ha questo evento simbolico? Bisognerebbe raccogliere l’invito del Papa quando parla di dare un nuovo orizzonte di speranza ai detenuti, gli ultimi. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi. "L’apertura della porta Santa nel carcere di Rebibbia ha squarciato il velo sulle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i detenuti nelle carceri italiane: sovraffollamento, condizioni invivibili e tanta sofferenza. (Civonline)

Senatore Pier Ferdinando Casini, il Papa che per il Giubileo apre la porta di Rebibbia non è un segnale anche alla politica per dire: lavorate per risolvere la tragedia delle carceri e dei carcerati? «Questo grande gesto di Francesco mi ha fatto venire alla mente l'invocazione di Giovanni Paolo II, nell'aula di Montecitorio, quando chiese un atto di clemenza per i detenuti. (ilgazzettino.it)

(Adnkronos) – “Mi associo alla nobile esortazione del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, che ha esortato le forze politiche a ragionare sulla ipotesi di un indulto parziale”. Così il presidente del Cnel Renato Brunetta, in un intervento sul Sole 24 Ore. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Carceri, Nordio: "Fenomeno dei suicidi non è correlato al sovraffollamento"

Con il governo che non vuol sentire parlare di indulto o amnistia e l'opposizione che lo sprona, nell'anno del record dei detenuti suicidi, a fare qualcosa. Sullo sfondo dell'ennesima polemica sulla pelle dei reclusi, in questo giorno a metà tra Natale e Capoda… (L'HuffPost)

L’apertura della Porta Santa a Rebibbia da parte di papa Francesco, nel giorno di Santo Stefano, accompagnata dalle parole pronunciate nella Bolla di Indizione dell’Anno Santo, in cui il Pontefice evocava la necessità di «forme di amnistia o di condono della pena», ha avuto l’effetto di risvegliare dal torpore in particolare il mondo politico, rimasto colpevolmente in silenzio negli ultimi 12 mesi. (Avvenire)

Il Guardasigilli: "Un fardello di dolore collettivo" (LAPRESSE)