Famiglia ebrea respinta da un hotel

«Informiamo che il popolo israeliano, in quanto responsabile di genocidio, non è gradito cliente nella nostra struttura». Con queste parole, un hotel del Cadore, incastonato nella cornice delle Dolomiti bellunesi, ha chiesto a una coppia israeliana di cancellare la prenotazione effettuata dall'1 al 3 novembre presso la propria struttura. Il messaggio è stato affidato al servizio di messaggistica privata del portale dal quale l'hotel era stato precedentemente prenotato: «Se desidera annullare la sua prenotazione sarei felice di farlo e saremo lieti di garantire la cancellazione gratuita. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’Hotel Garni Ongaro di Selva di Cadore, in provincia di Belluno, contattato dall’Ansa, non commenta il messaggio inviato a un nucleo familiare di turisti israeliani prenotatosi per un soggiorno in Val Fiorentina, alle pendici del Pelmo e del Civetta, dall’1 al 3 novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

___ Il sindaco di Selva di Cadore, Luca Lorenzini. (Radio Più)

Patrik Ongaro, gestore dell'Hotel Garni Ongaro di Santa Fosca di Selva di Cadore, ha prima pubblicato un post ribadendo la decisione presa e poi ha oscurato i propri canali Facebook, Instagram e anche la pagina della sua struttura su Booking. (Vanity Fair Italia)

La vergogna dell’albergatore che respinge i clienti israeliani

Il fattaccio risale a qualche giorno fa ed è stato reso noto ieri (14 novembre) dal sito della comunità ebraica di Milano, Bet Magazine Mosaico. Cos’è successo? Sul portale di booking. (News In Quota)

Lo screenshot della risposta in inglese data dall'hotel di Selva di Cadore è stato pubblicato sul suo sito dalla Comunità Ebraica di Milano, che parla di una "discriminazione palese" e ricorda che "non è la prima volta che, dall’inizio della guerra in corso tra Israele e Hamas, albergatori italiani suscitano polemiche per attacchi nei confronti di israeliani ed ebrei". (Adnkronos)

Una coppia di israeliani prenota due notti all’Hotel Garnì Ongaro di Selva di Cadore – di cui è giusto, doveroso fare il nome per esteso, visto il seguito. (La Stampa)