Borse oggi 26 settembre |Avvio positivo. A Milano brilla il lusso, giù gli energetici

Si preannuncia un avvio all'insegna dell'ottimismo per le Borse europee in scia al rally dei listini asiatici, spinti dai titoli tecnologici e dal persistente entusiasmo per le misure di stimolo in Cina. Dopo il pacchetto dei giorni scorsi, Pechino, secondo indiscrezioni di stampa, ha allo studio misure di sostegno di quasi 130 miliardi di euro per le sue banche statali. Si tratterebbe del primo intervento di questo tipo dalla crisi finanziaria del 2008. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

I riflettori sono su Moncler, che guadagna il 9,1%, con uno slancio fin dall'avvio dopo l'annuncio a sorpresa dell'ingresso di Lvmh con il 10% nella holding di Remo Ruffini che controlla il 15,8% circa dell'azienda. (Tiscali Notizie)

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato l’ultima seduta della settimana con progressi frazionali, dopo i forti rialzi messi a segno nella giornata precedente. (SoldiOnline.it)

Sul fronte macro da segnalare che l'indice di fiducia economica nei Paesi dell'Eurozona si è attestato a 96,2 punti a settembre, in lieve calo rispetto ai 96,5 di agosto. Lo ha reso noto la Direzione generale per gli Affari economico finanziari della Commissione europea, aggiungendo che nell'area euro l'indice di fiducia delle imprese industriali si è attestato a -10,9 punti, rispetto ai -9,9 del mese precedente, e quello dei servizi a 6,7, rispetto ai 6,4 di agosto. (Milano Finanza)

Borsa, l’Europa continua a correre grazie alla Cina, Moncler e i titoli del lusso volano

Parigi si è distinta con un guadagno del 2,33%, trainata dai settori della moda e del lusso, mentre Francoforte ha avanzato dell'1,69% e Londra ha visto un aumento più modesto dello 0,2%. (Tutto Juve)

oro Francoforte (Borsa Italiana)

Spinti dai nuovi incentivi provenienti dalla Cina, i mercati azionari europei proseguono il loro rialzo. I titoli del petrolio si riprendono Sulla Borsa di Milano, i titoli del settore petrolifero recuperano terreno nonostante il prezzo del Brent sia sceso a 71 dollari al barile. (QuiFinanza)