Istat, il carrello della spesa sale al 2,3% a novembre
A novembre scorso i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona - il cosiddetto carrello della spesa - accelerano su base tendenziale da +2,0% a +2,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +1,0% a +1,6%). Lo comunica l'Istat diffondendo i dati definitivi sui prezzi al consumo. (Alto Adige)
La notizia riportata su altri media
La risalita del tasso d’inflazione risente in primo luogo dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,9% a +7,4%) e dell’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -10,2% a -6,6%). (LAPRESSE)
L'inflazione "torna a rialzare la testa, con i prezzi al dettaglio che aumentano in vista del Natale e dell'incremento dei consumi da parte delle famiglie legato alle festività". "Un'inflazione al +1,3% si traduce in un aggravio medio di spesa per la famiglia 'tipo' da +427 euro annui, che salgono a +582 euro per un nucleo con due figli - analizza il Codacons - E proprio con l'arrivo del Natale i prezzi al dettaglio di alimentari e bevande analcoliche aumentano a ritmo più che doppio rispetto al tasso medio di inflazione, con listini che salgono del +2,8% su base annua: questo significa che una famiglia con due figli solo per l'acquisto di cibi e bevande deve mettere in conto una maggiore spesa da +256 euro annui". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo l'associazione, un tasso di inflazione del +1,3% significa un aumento medio della spesa per una famiglia tipo di 427 euro all'anno, che sale a 582 euro per una famiglia con due figli. L'inflazione sta tornando ad aumentare, con i prezzi al dettaglio in crescita in vista delle festività natalizie e dell'aumento dei consumi delle famiglie. (Sardegna Live)
L’Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell’inflazione di novembre, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. (ComoZero)
Questi dati emergono dopo una proiezione iniziale che suggeriva un aumento dell’1,4%, riflettendo dinamiche complesse nell’ambito del contesto economico attuale. (Nuove Cronache)
“I rialzi che stanno interessando il comparto alimentare meritano la massima attenzione – spiega il presidente Gabriele Melluso – I prezzi di Beni alimentari e bevande analcoliche risultano in aumento in media del +2,8% su anno, con punte del +3,8 per i beni alimentari non lavorati. (agenzia giornalistica opinione)