Giornata della memoria, Meloni condanna le leggi razziali e il fascismo

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Nel Giorno della Memoria, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito le leggi razziali "infami" e ha riconosciuto la complicità del fascismo nell'Olocausto. Durante la cerimonia per gli 80 anni dalla chiusura del campo di concentramento di Auschwitz, alla quale hanno partecipato reali e capi di Stato, tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Meloni ha sottolineato l'importanza di combattere l'antisemitismo. Papa Francesco ha ribadito che l'orrore della Shoah non deve mai essere negato e ha esortato a debellare l'antisemitismo.

In Italia, numerose iniziative hanno commemorato la Giornata della Memoria, ma non sono mancate le polemiche. Dopo gli insulti a Liliana Segre e la decisione della comunità ebraica di Milano di non partecipare all'incontro con l'Anpi, il rabbino capo di Milano ha criticato il Papa per aver sollevato la questione di un possibile genocidio a Gaza, accusandolo di sottovalutare l'antigiudaismo.

Il libro di Sergio Milani, "Battaglione Aosta 1942", ha riportato in vita le memorie del padre Bruno, alpino che ha vissuto uno dei peggiori teatri di guerra nei Balcani. Durante l'incontro dedicato alla Giornata della Memoria 2025, Milani ha condiviso le esperienze del padre, arruolato nelle file del Battaglione Aosta.

Nella notte, un messaggio comparso sulla Piramide Cestia ha suscitato indignazione: "Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz vi sareste schierati con Hitler".