Il governo europeo si sposta a destra
Non si può dire che la Commissione Von der Leyen nasca sotto buoni auspici. È fragile, incrinata da una frattura a malapena ricomposta tra Popolari, da un lato, e Socialisti e Liberali, dall’altro. E ci sono pochi dubbi che l’asse politico si sia curvato verso destra. La nomina di Fitto come commissario con dignità di vicepresidente esecutivo è un successo per l’Italia di Giorgia Meloni e non so… (la Repubblica)
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Alla fine l’hanno fatto davvero: il voto del Partito Democratico (e dei Socialisti europei) ha appena portato Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva del governo dell’Europa. (Volere la luna)
Da destra, per tutti. La conferma della vicepresidenza esecutiva dell’Ue a Raffaele Fitto è una vittoria della realtà – e dell’interesse nazionale – sulla cattiva narrazione e la malafede anti-italiana. (Secolo d'Italia)
È stato presidente di Regione, li ha gestiti direttamente, ed è stato ministro alla Coesione e ha gestito la distribuzione delle risorse». Antonio Decaro, alla fine anche il Pd vota Raffaele Fitto...«Ma era preventivato. (Corriere della Sera)
Il via libera ufficiale alla nuova Commissione europea che si insedierà ufficialmente il 1° dicembre è arrivato dopo mesi di intenso negoziato. Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Meloni, Mattarella, Fitto: ruota attorno a questo triangolo il successo della missione italiana a Bruxelles. Con la prima si è creato negli anni un rapporto strettissimo, con il secondo c’è una storia ereditata dal padre e radicata nel tempo. (Corriere Roma)
O di salvare il salvabile, di fronte a una decisione che ormai è presa: votare sì alla commissione von der Leyen, nonostante Fitto vicepresidente, nonostante gli alleati popolari siano sempre più imbarazzanti nel loro flirt con l’estrema destra; nonostante il programma di luglio della presidente, già frutto di un compromesso, sia ormai poco più che un foglio di carta. (il manifesto)