Cascina Spiotta, un processo fuori da ogni regola
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Pur di arrivare a celebrare il processo alle Brigate Rosse per i fatti del 5 giugno 1975 alla Cascina Spiotta morte di Mara Cagol e del carabiniere Giovanni D’Alfonso i pm di Torino continuano a combinarne di tutti i colori in violazione della procedura. L’imputato Lauro Azzolini è stato intercettato tramite il captatore trojan senza che esista agli atti un decreto specifico di autorizzazione da parte del gip. (Contropiano)
Su altri giornali
Si è aperta questa mattina l'udienza preliminare sullo scontro a fuoco tra brigatisti e carabinieri del 4 giugno del 1975 vicino a cascina Spiotta, in località Arzello di Melazzo (Alessandria), in cui morirono l’appuntato dell’Arma Giovanni D’Alfonso e la terrorista Mara Cagol (La Stampa)
Si è aperta questa mattina, giovedì 26 settembre, in tribunale a Torino l'udienza preliminare sulla sparatoria tra Brigate rosse e carabinieri del 4 giugno 1975, nell'Alessandrino. Un processo alle Brigate rosse dopo 50 anni dai tragici fatti di Cascina Spiotta, con la morte di Mara Cagol e dell'appuntato dei carabinieri Giovanni D'Alfonso (Torino Cronaca)
PENNE Il ritorno alla cascina Spiotta quasi cinquant’anni dopo in un’aula giudiziaria è cominciato ieri e proseguirà il 16 ottobre a Torino, davanti alla giudice Ombretta Vanini. (ilmessaggero.it)
È un processo, ma anche una ricostruzione storica di un passato mai dimenticato. Primo appuntamento in aula per l’udienza preliminare che racconta la sparatoria del 5 giugno 1975 avvenuta alla Cascina Spiotta, nel comune di Arzello, nell’Alessandrino. (Corriere della Sera)
Il punto cruciale del procedimento in corso a Torino è l’utilizzo del trojan grazie al quale la procura ha raccolto due intercettazioni che ritiene fondamentali. (il manifesto)
Era il 5 giugno 1975. Stavamo guardando il telegiornale e siamo rimasti impietriti, fu uno shock». (Torino Cronaca)