Giusta la protesta dei giudici: con la riforma aumenta solo il controllo «politico»
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Sabato ho partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte d’Appello di Bari, una cerimonia animata, quest’anno, a causa dei lavori in Parlamento sulla riforma della separazione delle carriere. Quando il viceministro Sisto ha preso la parola, i magistrati tra il pubblico hanno abbandonato l’aula, non - ritengo - come gesto contro la persona, ma contro una riforma che ritengono inadeguata, come evidenziato dagli interventi, pacati ma fermi, del Presidente Cassano e del Procuratore Generale de Castris. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri giornali
In questo scenario, la riforma della giustizia è l'unica che marcia spedita, in attesa della prossima scintilla (Sky Tg24 )
Perché anche allora, 33 anni fa, l'intero corpo della magistratura fece sciopero, anche allora lo fece contro una riforma epocale che la toccava nel vivo e per la quale prevedeva sfracelli, anche allora la magistratura si mosse contro un ex collega che era entrato al ministero della Giustizia, anche allora la magistratura riuscì a coagulare tutte le sue correnti interne, e, anche allora, a non condividere le ragioni dello sciopero c'era paradossalmente Antonio Di Pietro. (il Giornale)
C'è stato un tempo in cui i cronisti chiamavano Antonio Di Pietro «la Madonna» e i giornalisti italiani facevano a gara a dipingere l'eroe del pool di Mani Pulite come un nuovo Garibaldi o un nuovo Robin Hood, con alcuni eccessi davvero grotteschi. (Tempi.it)
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Sono indagati – per la vicenda Almasri – Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano. La notizia dell’inchiesta - "atto dovuto", ha precisato poi l’Anm – viene diffusa dalla presidente del Consiglio sui suoi social alla vigilia delle previste informative in Parlamento dei ministri dell’Interno, Piantedosi, e della Giustizia, Nordio, in programma per oggi ma poi saltate (peraltro, inizialmente sarebbe dovuto intervenire il solo titolare del Viminale, poi si è aggiunto anche il Guardasigilli). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Gianluigi Paragone 28 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)
Due delle tre sono entrare in una sorta di coma terapeutico. La sorte a cui sono andate incontro le tre riforme inserite nel programma elettorale del destra centro è nota. (La Stampa)