Scanzi, "Salvini ha perso": la ridicola crisi di nervi dalla Gruber

Vince il processo di Palermo, Matteo Salvini, ma Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7 imbastisce il processo-bis con un parterre colpevolista a prescindere, Open Arms o no. Un esempio? Il commento di Andrea Scanzi, firma del Fatto quotidiano, che dopo aver premesso che in tanti si aspettavano l'assoluzione del leader della Lega dall'accusa di sequestro di persona (a leggere in questi ultimi 3 anni il suo Fatto, ma pure le dichiarazioni degli esponenti di Pd e Movimento 5 Stelle, non si direbbe) riparte in quarta nell'attacco a Salvini e governo. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Tre capitoli diversi, ma neanche tanto, della stessa storia: quella del fallimento della via giudiziaria come regolatrice dell’ordinamento politico. (ilmessaggero.it)

“Il dispiacere è soprattutto per le persone, come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà”. Amareggiato e triste, insieme alle altri 20 parti civili costituitesi a processo, stenta a credere alla decisione di piena assoluzione del ministro … (Il Fatto Quotidiano)

1) cambiò radicalmente la disciplina e gli organi competenti a decidere per eventuali reati commessi dal presidente del Consiglio e dai ministri nell’esercizio delle loro funzioni (i cosiddetti reati ministeriali). (La Stampa)

Salvini, dalla paura all’euforia: “Processo politico, adesso sono più forte”. Il sogno del Viminale

«I delinquenti sono quelli che vogliono Salvini in galera». Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto «solidale con Salvini e mi auguro che possa essere assolto». (Il Dubbio)

Openn Arms, Salvini: Grazie, grazie, grazie, mai mollare 20 dicembre 2024 Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

PALERMO — Nella saletta accanto all’aula bunker del carcere Pagliarelli, prima di parlare ai giornalisti che lo attendono fuori con i riflettori delle telecamere accessi, Matteo Salvini abbraccia il ministro Giuseppe Valditara: «Da oggi siamo più forti e lo vedranno», dice. (la Repubblica)