Alluvione in Emilia Romagna: perché è successo di nuovo in così poco tempo

Alluvione in Emilia Romagna: perché è successo di nuovo in così poco tempo
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La Stampa INTERNO

Alluvione in Emilia Romagna: perché è successo di nuovo in così poco tempo di Nicolas Lozito Sulla Romagna sono caduti, in alcune località, fino a 300-350 millimetri d'acqua in 36 ore. La tempesta denominata "Boris" aveva già colpito diversi Paesi dell'est Europa. Per la comunità scientifica è ancora difficile sviluppare dei modelli capaci di attribuire al cambiamento climatico i singoli eventi meteo estremi, ma sappiamo che l'aumento delle temperature degli ultimi anni, e i record battuti per tutto il 2024, hanno sicuramente avuto un effetto "amplificatore". (La Stampa)

Su altre fonti

Proviamo a spiegare perché. Con un video di 49 secondi postato sui social, Ed Miliband, il segretario di Stato per la sicurezza energetica e l’obiettivo emissioni zero del governo inglese, spiega in modo semplice ed efficace i benefici della transizione energetica per i cittadini d’oltremanica. (Avvenire)

Randi, e… (La Repubblica)

Per la seconda volta in pochi mesi gli stessi luoghi già colpiti sono finiti ancora sott'acqua. (Avvenire)

Fondo di solidarietà Ue, dal 2002 l'Italia ha ricevuto più soldi di tutti per le calamità: i dati

Un appuntamento che ha visto protagonisti esperti e professionisti impegnati nelle sfide del risanamento ambientale. «Gran parte del territorio italiano, per la sua costituzione geologica e orografica è interessato da fenomeni di dissesto geo-idrologico che in occasione di eventi pluviometrici intensi, sempre più frequenti a seguito della crisi climatica, provocano disastri naturali che coinvolgono la popolazione, interrompono i servizi e creano danni alle attività produttive – spiega Antonello Fiore, presidente nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale Sigea Aps –. (La Nuova Ferrara)

Tanto incidono sulle casse pubbliche le ripercussioni del dissesto idrogeologico e dei terremoti che affliggono cronicamente la nostra penisola. Ma se allarghiamo la prospettiva agli ultimi ottant’anni, dal 1944 all’anno scorso, questa cifra schizza a quota 360 miliardi di euro. (Il Fatto Quotidiano)

Si fatica a usare i soldi europei, invece, per le opere di prevenzione, a causa dei tempi lunghi di realizzazione dei progetti. L’alluvione in Emilia-Romagna ha riacceso la questione sui fondi destinati alla Regione e anche sui finanziamenti europei: dal 2002 l’Italia ha ricevuto la fetta più grande del Fondo di solidarietà destinato ai Paesi comunitari vittime di calamità naturali. (Sky Tg24 )