Bologna, inaugurazione dell'anno accademico e il corteo di protesta: tensione tra polizia e i manifestanti

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Tensione a Bologna in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Alma Mater di Bologna. Il corteo formato da studenti, collettivi e ricercatori precari, partito dal Portico dei Servi in Strada Maggiore per raggiungere l'aula magna di Santa Lucia dove è in corso la cerimonia, è arrivato a contatto con le Forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa in via Guerrazzi per sbarrare la strada alla protesta. (corrieredibologna.corriere.it)

Ne parlano anche altri media

Ieri, 1 marzo, in centro a Bologna, scontri tra polizia e un corteo non autorizzato di manifestanti che si è radunato sotto l’Università, dove era in corso la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico alla presenza della ministra Annamaria Bernini, tra i bersagli della protesta. (Tecnica della Scuola)

Nuove tensioni al centro di Bologna, dove i collettivi studenteschi universitari hanno organizzato un corteo non autorizzato, per poi scontrarsi con le forze dell'ordine. In quel momento, gli agenti della polizia si sono (Secolo d'Italia)

Questa volta la violenza colpisce la sede del Rettorato, in via Zamboni 33, quando al termine del corteo di protesta guidato dai collettivi, ma anche con ricercatori e lavoratori precari contro "l’università del precariato e dei tagli", gli attivisti imbrattano con vernice rossa le scale, il portone e il muro d’ingresso di Palazzo Poggi: "Voi, dell’Unibo, avete le mani sporche di sangue", gridano. (il Resto del Carlino)

Per le vie del centro, va in scena, ancora una volta, la protesta contro “l’università del precariato e dei tagli”, guidata dai collettivi, mentre in aula Santa Lucia si celebra l’inaugurazione dell’anno accademico: protesta che porta con sé manganellate contro i manifestanti e sputi e insulti all’indirizzo delle forze dell’ordine. (il Resto del Carlino)

Collettivi e pro-Pal al fianco in piazza, ancora una volta, con il medesimo copione: disordini e scontri con la polizia. Ovviamente con tanto di violenza nei confronti delle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa. (il Giornale)

BOLOGNA – Il sistema accademico pubblico non teme rivali per qualità formativa e scientifica, ma «deve impegnarsi per opporre a ogni chiusura nazionalistica sempre una ricettività e un’inclusività sempre più decise». (La Repubblica)