Putin firma un nuovo decreto e potenzia le forze armate. I soldati salgono a un milione e mezzo

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Per il secondo anno consecutivo la Russia ha deciso un’espansione delle proprie forze armate, che saranno portate a un milione e mezzo di effettivi. Il decreto è stato firmato dal presidente Vladimir Putin mentre continua l’avanzata nell’est dell’Ucraina e la controffensiva nella regione di Kursk, dove dal 6 agosto è in atto una penetrazione delle truppe di Kiev. Proprio nella porzione del Kursk russo occupato dagli ucraini il ministro degli Esteri di Kiev, Andriy Sybiha, ha detto di avere invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), per una visita il cui scopo sarebbe quello di dimostrare che "l’Ucraina rispetta il diritto umanitario internazionale" in quel territorio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Esclusi i riservisti. La Russia ha annunciato un drastico aumento delle dimensioni del proprio esercito. (QuiFinanza)

Vladimir Putin allarga l'esercito della Russia. Il presidente ha ordinato l'ampliamento dei ranghi con l'aggiunta di altri 180mila uomini. Si tratta del terzo provvedimento di questo tipo dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, iniziata oltre 900 giorni fa. (Adnkronos)

Nonostante il sostegno delle milizie cecene del comandante Alaudinov, e il ritorno in patria di almeno 20mila guerriglieri dell'Africa Korps (ex Wagner) da Mali, Niger, Repubblica Centrafricana e Burkina Faso, Putin necessita di un sempre maggior numero di uomini per la tormentata operazione speciale. (il Giornale)

Il 16 settembre il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per l’incremento degli effettivi nelle Forze armate a 1,5 milioni di uomini rispetto al tetto precedente di 1,32 milioni. Secondo il decreto, l’organico delle forze armate russe sarà di 2.389.130 persone, di cui 1.500.000 militari e il resto personale civile. (Analisi Difesa)

Questo obiettivo, tuttavia, era stato annunciato già nel dicembre 2022 dall’allora ministro della Difesa russo Sergei Shoigu senza essere poi realizzato. È probabile che questa volta l’annuncio sia legato più a questioni di bilancio che al numero effettivo di soldati e ufficiali che il Cremlino cerca di avere nelle proprie forze armate. (L'Opinione delle Libertà)

«Mi sorprendo sempre di più di quanto sia scarsa la qualità dei singoli soldati russi», ha affermato George Barros, analista russo presso l'Insitute for the Study of War, un think tank statunitense. Ogni gruppo di nuove reclute peggiora progressivamente man mano che viene mandato in battaglia. (ilmessaggero.it)