Bimbo in coma dopo aver mangiato formaggio a latte crudo, appello del papà dopo le condanne: "Non accada più"

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Giovanni Battista Maestri, papà del bimbo finito in coma dopo aver mangiato formaggio a latte crudo, ha commentato la sentenza della Cassazione che conferma la condanna per il caseificio di Coredo, responsabile delle gravi lesioni a suo figlio Mattia. Il caso del 2017 sancisce un precedente importante sui rischi alimentari: il papà si augura che la storia non si ripeta. Bimbo in coma, la sentenza della Cassazione Le condanne Mattia e il formaggio a latte crudo Bimbo in coma, la sentenza della Cassazione “Non posso dirmi felice per la sentenza di Cassazione di ieri, perché dopo aver perso un figlio non si può più dirsi felici” ha commentato all’Ansa Giovanni Battista Maestri, dopo la conferma delle condanne per gli imputati. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Giovanni Battista Maestri commentando la decisione della Corte di Cassazione di confermare la condanna a carico dell'ex presidente del caseificio sociale di Coredo, Lorenzo Biasi, e al casaro, Gianluca Fornasari, per lesioni gravissime causate a Mattia Maestri, che nel 2017 ha mangiato un pezzo di formaggio a latte crudo contaminato dall'escherichia coli. (leggo.it)

Una condanna al massimo della pena prevista per il reato di lesioni personali colpose gravissime e cioè a una sanzione di poco meno di 2500 euro ciascuno (esattamente 2478 euro). (Il T Quotidiano)

Confermate le condanne per il caso del bimbo da 8 anni in coma per aver mangiato un formaggio a latte crudo contaminato: "Non è una vittoria, ma c'è una verità" (il Dolomiti)

Bimbo in coma per il formaggio, il papà: “È cieco e paralizzato. Dai colpevoli solo silenzio”

Il piccolo nel 2017 aveva mangiato un pezz… La Cassazione dà ragione ai genitori del bambino, oggi dodicenne, e conferma la condanna dell’ex presidente del caseificio sociale di Coredo, in provincia di Trento, Lorenzo Biasi, e del casaro Gianluca Fornasari per lesioni gravissime causate al piccolo Mattia Maestri. (la Repubblica)

TRENTO – “Con la dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi è stata evitata la prescrizione, che sarebbe risultata un’ulteriore beffa in una vicenda già tragica”. (Il Fatto Quotidiano)

Sono state le ultime parole di Mattia Maestri il 7 giugno del 2017, poi è piombato nel buio. “Mamma, papà, vedo i mostri”. (la Repubblica)