Legge sulla maternità surrogata in Gazzetta ufficiale
La legge sulla maternità surrogata come reato universale è stata pubblicata oggi in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento era stato firmato dal presidente della Repubblica lo scorso 4 novembre. La legge del 4 novembre 2024, n. 169, si legge sul sito della Gazzetta ufficiale, modifica all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Se ne è parlato anche su altri media
Sono una coppia di 34 anni (lei) e 40 (lui). Hanno già una bambina di cinque anni, ma hanno perso un figlio all’ottavo mese di gravidanza. A settembre 2023 sono partiti da Roma verso l’Ucraina e hanno firmato un contratto per la maternità surrogata (Open)
Con l’entrata in vigore della legge, viene perseguito il cittadino italiano che ricorra all’utero in affitto anche in Paesi esteri in cui sia permesso. Approvata un mese fa al Senato, la legge che definisce reato universale la gestazione per altri (Gpa), o utero in affitto, è stata promulgata lo scorso 4 novembre dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 18 novembre. (Avvenire)
Stop ufficiale alla maternità surrogata, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge il 4 novembre prima di partire per la Cina. La pena prevista per la Gpa (gestazione per altri) va da 3 mesi a due anni, a cui si aggiunge una multa da 600mila euro a un milione di euro. (ilmessaggero.it)
La bioeticista Chiara Lalli racconta nel podcast Affittasi Utero i falsi miti più diffusi sulla pratica che l’Italia ha già vietato e che ora vorrebbe trasformare in «reato universale». (Corriere della Sera)
La gestazione per altri diventa un crimine. Si tratta del ddl, approvato lo scorso 16 ottobre in Senato, con la legge che è stata promulgata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 4 novembre, prima della sua partenza per la Cina. (Today.it)
Intanto però i magistrati invocano l’aiuto del Csm e pure quello dell’Ordine dei giornalisti, perché si sentono «vittime di linciaggio mediatico». Una battaglia che sarà condotta insieme all’Associazione Luca Coscioni e alla sinistra, che ritengono la legge ingiusta e irragionevole. (Panorama)