Congo. Malattia ancora non identificata uccide oltre 50 persone

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Quotidiano Sanità SALUTE

Congo. Malattia ancora non identificata uccide oltre 50 persone L'epidemia è iniziata il 21 gennaio e sono stati registrati 419 casi, tra cui 53 decessi. L'intervallo tra l'insorgenza dei sintomi e il decesso è stato di 48 ore nella maggior parte dei casi. I campioni di 13 casi sono stati inviati all'Istituto nazionale per la ricerca biomedica nella capitale del Congo, Kinshasa, per essere analizzat. (Quotidiano Sanità)

Su altre testate

"Cooperazione internazionale, formazione e ricerca sono fondamentali per migliorare la salute globale e rafforzare i sistemi sanitari. La condivisione di conoscenza e competenze è ormai imprescindibile per superare barriere geografiche e culturali e per generare un impatto concreto sulle comunità, soprattutto in un’epoca in cui innovazioni tecnologiche e digitali sono sempre più centrali nelle politiche sanitarie. (Il Giornale d'Italia)

Gianni Profita, Rettore Unicamillus, in occasione del convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale” è stato intervistato da Il Giornale d'Italia. (Il Giornale d'Italia)

(Adnkronos) – Nella Repubblica democratica del Congo una malattia al momento sconosciuta ha causato la morte di oltre 50 persone nel nord-ovest del Paese nelle ultime cinque settimane. L’epidemia – secondo gli operatori sanitari – è stata scoperta per la prima volta in tre bambini che hanno mangiato un pipistrello, e ha causato, dati del bollettino dell’Oms al 16 febbraio, 431 casi e 53 morti. (CremonaOggi)

“Negli ultimi mesi, la sorveglianza delle malattie ha identificato un aumento di tre volte di malattie ancora non identificate e decessi in diverse aree del Paese e ha avviato indagini di ‘follow-up’ per confermare la causa e fornire il supporto necessario. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Una malattia sconosciuta ha provocato la morte di 53 persone nella Repubblica Democratica del Congo nelle ultime settimane, scatenando l’allarme tra le autorità sanitarie. Da allora, i casi segnalati sono saliti a 419, con un secondo focolaio registrato il 9 febbraio a Bomate, nella zona sanitaria di Basankusu. (Oggi Treviso)

È letale, ma non ha una cura, per questo tantissime persone sono terrorizzate da questa nuova malattia, di cui si sa poco e nulla. Non se ne conosce neppure il nome, per questo in molti la chiamano infatti il “Covid senza nome“, anche perchè a tratti lo ricorda. (La Gazzetta del Serchio)