Donald Trump è il 47° presidente USA. Dal dissing con Kamala a Donald Duck... i servizi di Striscia sulle elezioni americane. Ce n'è uno profetico che indovina la vittoria del tycoon
Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Per fare ritorno alla Casa Bianca gli sarebbero bastati 270 voti dei grandi elettori e ne ha avuti più di 300, oltre al 51% del voto popolare. I leader mondiali si sono congratulati con lui, Giorgia Meloni compresa. Amarezza invece per la sconfitta Kamala Harris, che ha comunque chiamato per fare i complimenti. Trump è il primo presidente a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland a fine ‘800, il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni. (Striscia la notizia)
Ne parlano anche altre fonti
Intervengono Alessia De Luca (Corriere TV)
Erano 76 i paesi chiamati al voto nel 2024. Dopo le delicatissime e dall’esito incerto elezioni europee. (Tiscali Notizie)
Come hanno dichiarato i suoi consiglieri, Donald Trump, dove aver sconfitto Kamala Harris e aver ottenuto un secondo mandato, concentrerà i suoi primi sforzi su immigrazione, Iran, conflitto Russia-Ucraina e settore petrolifero. (Forbes Italia)
Ok, ok, la vittoria è un salvacondotto, la volontà popolare assolve ogni cosa e oggi, se proprio vogliamo tormentarci, facciamo un bel dibattito su quanto "la sinistra" (categoria sufficientemente ampia, ormai, da tenere dentro molte specie di cose diverse) abbia perso contatto con la realtà della gente e sia concentrata sui diritti civili, bellissima cosa ma qui c'è da riempire il carrello della spesa e bla bla. (L'HuffPost)
I cattolici americani bianchi sono stati determinanti per la vittoria elettorale di Donald Trump, il prossimo 47° presidente degli Stati Uniti. Il nuovo presidente ha ricevuto offerte di preghiere e congratulazioni da tanti leader religiosi, a partire dal presidente della Conferenza episcopale statunitense, l’arcivescovo Timothy Broglio. (Diocesi di Lecce)
Però le cattive sorprese non sono venute solo dall’«altra America». Donald Trump ha avuto un successo inaspettato anche qui. La nuova geografia elettorale rivela questo: Manhattan, più bianca e più ricca, rimane saldamente a sinistra; ma è accerchiata dai «borough» (quartieri) più multietnici e operai come Bronx e Queens dove l’avanzata repubblicana è consistente. (Corriere della Sera)