Cinque domande sull'attacco alla casa di Netanyahu

L'attacco avvenuto questa mattina alla casa del premier israeliano Benjami Netanyahu non è andato a segno per poco. La domanda, al momento, è come è stato possibile che un drone di Hezbollah raggiungesse la residenza privata di uno dei leader più potenti al mondo con tale facilità, e come quest'operazione ora possa mutare le sorti dei due conflitti che Tel Aviv sta combattendo dentro e fuori casa. Ecco alcuni punti chiave che fotografano l'attacco di questa mattina. (il Giornale)

Su altre testate

"Pagheranno un prezzo elevato", ha detto il premier israeliano. "Coloro che hanno cercato di assassinare me e mia moglie oggi hanno commesso un grave errore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il drone che ha preso di mira la residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea «è un avvenimento che non penso possa migliorare la situazione, sicuramente rende più difficile il lavoro di chi, utilizzando anche la morte di Sinwar, ricordava a Israele che si poteva iniziare un percorso diverso». (ilmattino.it)

Intanto le armi non si placano, e i morti in un raid israeliano di giovedì sul campo profughi di Jabalya sono saliti a 33. Alcune fonti suggeriscono che il corpo del leader ucciso, portato in Israele, potrebbe essere merce di scambio per il rilascio degli ostaggi. (Sky Tg24 )

Ultima ora. Attacco con drone contro la casa di Netanyahu: salvo il premier israeliano

Il premier e la moglie Sara non erano a casa: non ci sono feriti (LAPRESSE)

“Niente ci scoraggerà” e “vinceremo questa guerra”. Lo afferma il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, in un video in inglese pubblicato su X dal giornalista di Axios e Walla Barak Ravid. “Primo ministro, come va?”, si sente chiedere a Netanyahu da una voce fuori campo. (LAPRESSE)

Né lui né la moglie erano in casa e non ci sono state vittime, ha dichiarato il suo portavoce in un comunicato. Di Euronews (Euronews Italiano)