Il momento d'oro di Giorgia Meloni (e perché potrebbe durare a lungo)
Il momento d'oro di Giorgia Meloni (e perché potrebbe durare a lungo) Trump e Giorgia Meloni (foto LaPresse) La liberazione di Cecilia Sala stempera le polemiche rispetto alla missione lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago da Donald Trump – con annessa visione di ben due ore del documentario sui fatidici fatti che culminarono nell’assalto di Capitol Hill – iniziativa vista con una certa malcelata riottosità da parte dei leader europei, compresa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (Today.it)
La notizia riportata su altri media
Può dire quello che pensa e vuole sul mondo a suon di tweet, il patron di X e Tesla, magari senza accusare il premier inglese Starmer di coprire abusi e violenze, "quelle parole non le condivido". Una parola chiave, quasi una goccia cinese che ticchetta per tre ore di conferenza stampa: Musk. (ilmessaggero.it)
La giornalista rilasciata dagli iraniani accolta a Ciampino da familiari e istituzioni Meloni: «Sei stata forte». Ascoltata per ore dai carabinieri. (La Verità)
«È stata una decisione totalmente italiana, dall’inizio alla fine», ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca al Corriere, durante un briefing quando abbiamo chiesto se l’amministrazione Biden fosse stata informata, se abbia dato luce verde all’Italia per negoziare o evitare l’estradizione di Mohammad Abedini e se verrà ripagata con vantaggi per la propria sicurezza nazionale. (Corriere della Sera)
La giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata dalla detenzione ed è tornata mercoledì, 8 gennaio, a casa a Roma dopo settimane di detenzione in un carcere iraniano. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
«Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo». Anche sui social. (Corriere della Sera)
Due donne contro l’Iran, in difesa di un’altra, giovane donna. Una donna che assomiglia in tutto e per tutto ai milioni di ragazze e di donne di Teheran e dell’intero Paese, vilipese e offese da una tirannia che con lo scudo ipocrita della religione nega loro, senza vergogna, ogni libertà, sotto il tallone di una polizia morale che le controlla, le bracca, le arresta, le tortura. (Corriere Roma)