La cantonata dei tre pm. Così la nave spagnola ha cercato il casus belli

È finita come era prevedibile. Il sequestro non stava in piedi, o meglio il reato contestato era sproporzionato rispetto ai fatti. Salvini è stato dipinto come una sorta di aguzzino, capace di tenere in quella prigione galleggiante e traballante più di cento persone per giorni e giorni. Ma le cose non stavano così e il tribunale di Palermo le ha messe in chiaro. E ci fosse la separazione delle carriere anche questa differente valutazione sarebbe più comprensibile. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Matteo Salvini è stato assolto dal Tribunale di Palermo per l'inchiesta sulla Open Arms, ma la sinistra, pur incassando una sentenza che delude la parte politica che spalleggia l'attività delle Ong e coltiva la teoria dell'accoglienza a tutti o quasi, non molla l'osso. (Secolo d'Italia)

Dopo l’assoluzione di Matteo Salvini, accusato di rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona per aver impedito per 19 giorni lo sbarco di 147 naufraghi salvati nel Mediterraneo, l’ong spagnola Open … (la Repubblica)

Oggi all’Italia più che un ministro in carcere, (non avendo i giudici ravvisato reati), servirebbe un ministro capace, competente. Un ministro dei Trasporti in grado di fare il proprio lavoro, considerato che con la sua non-gestione il settore è scoppiato. (LaC news24)

Salvini assolto: la sinistra impazzisce. Boldrini: "La sentenza? Conta di più la condanna politica..."

Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato di Forza Italia, nel giorno dell’assoluzione del leader della Lega per Open Arms vorrebbe che “tutti quelli che hanno votato contro la mia relazione chiedessero scusa agli italiani e si definissero come dei tapini che hanno dato luogo a un episodio di uso politico della giustizia in Parlamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dopo la sentenza e il processo Open Arms, i giornalisti hanno raggiunto Matteo Salvini, che si trovava all’hotel Wagner di Palermo con la compagna. Matteo Salvini e il messaggio alla sinistra (Virgilio Notizie)

Attivisti al Tar contro le attività in Libia finanziate dalla Farnesina. (La Verità)