Fedez e Codacons, il rapper prosciolto dall'accusa di calunnia

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Finita con il proscioglimento del cantante la vicenda legale che lo vedeva accusato di calunnia nei confronti del Codacons. Lo stesso li aveva a sua volta querelati per aver pubblicato un banner ingannevole sul proprio sito riguardo al coronavirus Quello tra Fedez e il Codacons è sempre stato un rapporto non proprio semplice. E questa volta il proscioglimento del rapper arriva a seguito dell’accusa di calunnia contro l’associazione di categoria per aver presentato una querela su un presunto banner ingannevole pubblicato nel 2020 sul sito in tema di coronavirus. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri media

Fedez non ha calunniato il Codacons. Al centro della vicenda c'erano le accuse mosse dal rapper all'associazione in merito a un banner pubblicato nel 2020 sul sito del Codacons in tema di coronavirus. (Today.it)

Leggi tutta la notizia Il gup di Roma ha infatti prosciolto il cantante milanese Federico Lucia nel procedimento che lo vedeva imputato per calunnia ai danni dell'associazione dei... (Virgilio)

Al centro della vicenda c’erano le accuse mosse dal rapper all’associazione dei consumatori su un banner pubblicitario pubblicato sul sito del Codacons nel 2020, durante la prima ondata di Coronavirus, ritenuto dal cantante ingannevole. (Il Fatto Quotidiano)

“Nessuna calunnia al Codacons”: Fedez prosciolto da accusa a Roma

Il gup di Roma ha prosciolto il rapper dall'accusa di calunnia nei confronti dell'associazione dei consumatori. L'Italia era nel pieno della pandemia di Coronavirus, gli ospedali erano al collasso e le iniziative benefiche si susseguivano per racimolare fondi per aiutare la cura dei pazienti. (il Giornale)

Lo scorso maggio la procura di Roma aveva chiesto il proscioglimento dopo aver sentito in aula il rapper. (OglioPoNews)

I fatti da cui originano le accuse risalgono al 17 aprile del 2020, quando il cantante e imprenditore milanese aveva presentato una denuncia ai carabinieri per chiedere che venisse fatta luce su un banner pubblicitario del Codacons che lui riteneva ingannevole. (IL GIORNO)