Cutolo, la salma a Ottaviano: funerali blindati all'alba
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Intanto, in questi minuti, in città sono stati affissi i manifesti che annunciano la morte del boss Raffaele Cutolo
Nessuno potrà accedere al cimitero che sarà blindato dalle forze dell’ordine fatta eccezione dei familiari stretti, su autorizzazione della Questura ma con restrizioni maggiori data l’emergenza Covid.
Via libera al rientro ad Ottaviano della salma di Raffaele Cutolo, il boss della Nco morto mercoledì sera nel penitenziario sanitario di Parma dove era stato trasferito quando le sue condizioni di salute si sono aggravate. (Metropolis)
Su altri giornali
Cutolo era un criminale, sì, ma anche un essere umano: esattamente come tutti noi. Poi Cutolo è invecchiato. (Il Riformista)
Tre anni prima lo Stato lo aveva contattato, come fece con altri leader della criminalità organizzata, chiedendo il suo aiuto per rintracciare Aldo Moro Per 7 anni, prima della breve scarcerazione per decorrenza termini nel 1970, l’ex autonoleggiatore continua a coltivare il sogno di resuscitare la camorra del passato. (Il Riformista)
Il divieto del questore Giuliano alla celebrazione di funerali pubblici, scontato sia per la prassi sia per lo spessore criminale di Cutolo, è stato criticato da Rita Bernardini, storica leader dei Radicali Camorra, a Ottaviano, il paese di Cutolo: "Ora chiediamo silenzio". (La Repubblica)
Subito dopo vi è una prima visita ad Ascoli il 10 maggio. Se n’è andato Raffaele Cutolo, boss della camorra noto per l’inossidabile carisma, la capacità di comandare dal carcere e l’inquietante processione di personaggi che, in tanti anni di detenzione, andavano a fargli visita. (Il Fatto Quotidiano)
Ieri mattina, intorno alle 10.30, all’ospedale estense, è giunta anche la moglie del boss, Immacolata Iacone, accompagna da alcuni familiari. Una volta che saranno decretati tipo di analisi e data, si passerà ad effettuarle, e solo in seguito, il feretro sarà liberato. (Stylo24)
“Lo hanno prima seppellito vivo nel 41bis per un quarto di secolo e ora gli negano anche un degna sepoltura, una vera cerimonia religiosa”. “E’ uno Stato davvero spietato quello che si comporta così nei confronti di un morto. (Il Riformista)