Aiuti pubblici invece di prestiti: il grido dei poveri per il clima
Grants, o contributi a fondo perduto, è stato il leitmotiv del Sud globale alla “Cop della finanza” di Baku. Al centro del vertice un nuovo ammontare di aiuti da versare ai Paesi poveri per il clima. La cifra di 100 miliardi di dollari decisa nel 2009 risulta obsoleta in base alle necessità, stimate dagli esperti nominati dalle Nazioni Unite in almeno 1.300 miliardi. I Paesi poveri chiedono, però, che gran parte di questi sia data in forma di aiuti pubblici e non come ora – il 69 per cento tra 2021 e 2022 – di prestiti per non aggravare il debito, già enorme: una su tre spende più per ripagare i passivi che per salute, istruzione e ambiente. (Avvenire)
Ne parlano anche altri media
L'ambasciatore italiano in Azerbaigian: "L’ultima Conferenza delle Parti sul Clima ha consentito un ulteriore approfondimento dei rapporti tra i due Paesi. (Vatican News - Italiano)
Un accordo sul Nuovo obiettivo quantitativo blobale (Ncqg) è stato raggiunto alla Cop29 di Baku. Dopo giorni di febbrili negoziati, i paesi partecipanti alla conferenza hanno approvato un testo che ricalca in buona sostanza le ultime bozze trapelate nel pomeriggio e nella serata di sabato. (LifeGate)
Dopo due settimane di negoziati estenuanti a Baku, in Azerbaigian, che si sono trascinati fino ai tempi supplementari, il Presidente della COP29, Mukhtar Babayev, ha battuto il martelletto alle 2,39 del mattino (le 23,39 di sabato in Italia) per approvare il patto globale. (Corriere della Sera)
Nessuno offriva di più e questa cifra, respinta fino a un momento prima da molti dei Paesi colpiti da uragani e siccità ma senza risorse economiche per una reazione adeguata, è passata. Il tempo era scaduto, i Paesi ricchi avevano messo sul piatto 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035 per sostenere la difesa climatica. (L'HuffPost)
I negoziatori internazionali al vertice annuale sul clima hanno raggiunto un accordo che aumenta l’assistenza finanziaria alle nazioni povere a circa 300 miliardi di dollari all’anno nel prossimo decennio. (Adnkronos)
L’Italia è stata il Paese in Europa che ha superato tutti gli altri per numero di badge concessi per accedere alla Cop29 di Baku (dove si negoziavano le sorti del pianeta quanto a cambiamento climatico e inquinamento) a dipendenti e dirigenti di imprese che fanno affari con gas e petrolio, soprattutto con quelli dell’Azerbaijan, che … (Il Fatto Quotidiano)