Tregua fragile in Libano: l’Idf spara per bloccare i civili che vogliono tornare a sud
Tacciono le sirene, dopo oltre un anno i cieli del nord di Israele rimangono sgombri dalle scie dei razzi e dalla minaccia dei droni. In Libano, l’aviazione di Gerusalemme effettua ancora voli di sorveglianza e ricognizione, ma le armi tacciono. Nella prima giornata dalla sua entrata in vigore nella notte tra martedì e mercoledì, la tregua fra Israele ed Hezbollah pare reggere, e aprire uno spir… (la Repubblica)
Su altri giornali
La tregua tra Israele e Hezbollah in Libano “è stata quasi inaspettata, nessuno più credeva che si sarebbe raggiunto un cessate il fuoco”. Così a LaPresse Valentina Corona, capa missione dell’organizzazione umanitaria internazionale Intersos in Libano. (LAPRESSE)
Dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hezbollah, gli sfollati stanno facendo ritorno a Nabatiyeh, nel sud del Libano. (Tiscali Notizie)
– L’esercito libanese ha annunciato l’inizio del dispiegamento delle sue forze a sud del fiume Litani, in conformità con l’accordo di cessate il fuoco siglato ieri con Israele e in coordinamento con le forze Unifil. (Agenzia askanews)
Migliaia di sfollati si sono messi in macchina per tornare alle loro case nel sud del Libano, nonostante l'esercito abbia avvertito di stare lontani da certe aree in cui sono ancora presenti i soldati israeliani. (Il Sole 24 ORE)
Se dall’altra parte del confine migliaia di sfollati libanesi ieri, tra mille difficoltà, passando accanto a postazioni e mezzi corazzati israeliani, ritornavano a casa nel Libano del sud festeggiando la tregua, sul versante israeliano sono stati pochissimi gli sfollati che hanno scelto di tornare nei centri a ridosso del confine dove abitavano. (il manifesto)
Se l’accordo sul cessate il fuoco in Libano reggerà, il grande sconfitto di questo capitolo del conflitto mediorientale sarà l’Iran. La promessa di Hezbollah viene meno: quella di sostenere i fratelli di Hamas nella loro lotta contro Israele, quindi di rifiutare una tregua se non si accompagna ad una parallela cessazione dell’offensiva israeliana a Gaza. (Corriere della Sera)